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03/05/2024L'andamento dell'E-commerce nel report Shopping Trends 2024 di Scalapay

Uno spaccato sociale oltre che di trend e-commerce quello che emerge dal report 2024 di Scalapay, metodo di pagamento online che supporta gli acquisti dei consumatori con la dilazione di pagamento degli acquisti.

Dall’analisi che incrocia dati proprietari ed esterni si evince che l’e-commerce cresce tra le preferenze dei consumatori nonostante uno scenario economico variabile e l’influenza di fattori macroeconomici che spingono alla cautela e al risparmio. Il comportamento d’acquisto dei consumatori si dibatte tra prudenza e concessioni al lusso contemplando nel percorso d’acquisto anche l’esperienza in store. All’approccio multicanale di chi acquista, fa eco la risposta dei brand che puntano alla fidelizzazione e alle vendite, adattando il processo di vendita alle nuove esigenze e proponendo un’esperienza d’acquisto dove i confini tra online e offline sono sempre più sfumati.

Il mercato del lusso che attrae le generazioni più giovani continua il trend positivo del 2023 (valore stimato di €1,5 trilioni), tuttavia nonostante l’incremento degli acquisti e-commerce, il segmento del lusso rimane saldamente agganciato all’esperienza in negozio, con la ricchezza ed il coinvolgimento che solo questa può offrire. Guardando alle categorie merceologiche, ai primi posti tra i prodotti più ricercati come risulta anche dal Survey Big Commerce 2023, spiccano moda e abbigliamento, seguite da elettronica, media e intrattenimento seguite da igiene, alimentari e prodotti per la casa.

Gli acquisti online rivelano inoltre il focus di brand e consumatori sulla sostenibilità, che si declina in molte forme come rivelano le ricerche online di” ecologico”, “a basso impatto di carbonio” etc. Se da un lato c’è una maggiore attenzione dei consumatori verso aziende che dimostrano un serio e concreto impegno verso scelte green, gli stessi sono meno inclini a pagare prezzi più alti per prodotti “green”.

Crescita non solo per il settore moda ma anche per quello della bellezza, per il quale si prevede un aumento annuo a livello globale pari al 6% con l’e-commerce che, rispetto al passato, vede focalizzarsi gli acquirenti su prodotti efficaci e di valore, abbandonando la fedeltà ai marchi più noti.

Un vero e proprio boom è quello che si registra in tema di acquisti per il benessere. Sia che si tratti di integratori che di dispositivi per la casa l’obiettivo è prendersi cura di sé, concetto che ha preso piede nel periodo della pandemia. Guidano questo trend Generazione Z e Millennial, sulla scorta dell'abbondanza di informazioni accessibili attraverso piattaforme digitali e social media. L'industria del benessere, attualmente valutata a $1.5 trilioni, mostra prospettive più che positive con un tasso di crescita annuo compreso tra il 5% e il 10% entro il 2027. In Europa, il mercato del benessere, valutato a $130 miliardi, è destinato a espandersi a un tasso del 10%.

In crescita anche il mercato globale degli arredi e dell'arredamento domestico, valutato a $516.66 miliardi nel 2022, raggiungerà i $780.43 miliardi entro il 2030. La pandemia e i conseguenti declini economici, insieme alla diffusa adozione del lavoro da remoto, hanno causato un significativo cambiamento nel settore “casa e giardino”, con un maggiore interesse nell'acquistare prodotti per migliorare sia gli ambienti di lavoro che il comfort complessivo degli spazi abitativi.

Infine anche il mercato globale dell'abbigliamento per bambini mostra una notevole incremento, passando da $187,29 miliardi nel 2022 a una stima di $318,34 miliardi entro il 2030, a fronte dell'aumento del reddito disponibile e dell'influenza dei social media Una tendenza emergente è l'inclusività e l’attenzione alla sostenibilità.

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03/11/2023Sistemi di prenotazione online per le imprese ricettive: tutti i vantaggi

Negli ultimi anni, la gestione delle imprese dell’ospitalità è stata rivoluzionata dall’avvento dei sistemi di prenotazione online. Il successo di piattaforme come Booking e Airbnb ha reso evidente il radicale cambiamento nell’interazione tra imprese e clienti, i benefici della semplificazione del processo di prenotazione e il miglioramento dell’esperienza dell’utente.

LA DIFFUSIONE DEI SISTEMI DI PRENOTAZIONE ONLINE NEL 2023

Secondo l’indagine dell’Osservatorio Travel Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, le dinamiche digitali del settore turistico mostrano chiaramente come lo sviluppo del digitale, dell’eCommerce, delle prenotazioni online, la pratica delle recensioni online, abbiano cambiato radicalmente l’approccio al turismo. Tant’è che nel 2023, gli acquisti online destinati all’ospitalità si attestano e a 19,4 miliardi di euro (pari al 54% del totale) mentre nel complesso il settore dell’ospitalità con le sue strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, nel 2023 ha raggiunto un totale di 35,8 miliardi di euro.

I VANTAGGI DEI SISTEMI DI PRENOTAZIONE ONLINE

La preferenza degli utenti va ai sistemi di prenotazione online: software che permettono ai clienti di effettuare prenotazioni e pagamenti di servizi tramite il sito web o applicazioni. La fruizione anche da dispositivo mobile, amplia il potenziale numero di richieste, sfruttando al meglio le opportunità della rete Internet.

  • Efficienza operativa: i sistemi di prenotazione online hanno rivoluzionato la gestione delle attività turistiche, commerciali e ricreative , eliminando la necessità di avere personale dedicato a ricevere telefonate, prendere appuntamenti e riservare stanze con un notevole aumento dell’efficienza operativa grazie alla gestione automatizzata.
  • Riduzione del carico di lavoro del personale: con i sistemi di prenotazione online, gran parte del lavoro è automatizzato, consentendo al personale di concentrarsi su compiti più strategici.
  • Maggiore flessibilità: i software di prenotazione online offrono maggiore flessibilità ai clienti che possono prenotare in qualsiasi momento, senza dover avere contatti con la struttura.
  • Accessibilità multipla: la possibilità di prenotare da dispositivi mobili, consente ai clienti di accedere al servizio da qualsiasi luogo, aumentando così la probabilità di ricevere prenotazioni.
  • Maggiore precisione: la probabilità di errori nella gestione delle prenotazioni è notevolmente ridotta. I dati sono registrati in modo accurato e automatizzato e i clienti ricevono conferme istantanee, garantendo un’esperienza positiva.
  • Ottimizzazione dell’esperienza del cliente: la possibilità di prenotare online offre ai clienti un’esperienza più comoda e rapida, contribuendo alla loro fidelizzazione.
  • Varie applicazioni: i sistemi di prenotazione online non si limitano ad un settore specifico. Sono utili per ristoranti, alberghi, centri sportivi, attività commerciali o dedicate agli eventi e molte altre.
  • Controllo delle disponibilità in tempo reale: i sistemi online consentono di monitorare in tempo reale la disponibilità di servizi o camere, aiutando a evitare l’overbooking e massimizzando i ricavi.
  • Costi sostenibili: i costi di implementazione di un software di prenotazione online sono spesso più accessibili di quanto si possa pensare.

LE FUNZIONALITA’ ESSENZIALI DI UN SOFTWARE DI PRENOTAZIONE ONLINE

 

METODO DI PAGAMENTO

È fondamentale prestare attenzione a funzionalità di base come la possibilità di accettare diversi metodi di pagamento (bonifico, PayPal, carta di credito), in modo da intercettare la più ampia platea di potenziali clienti.

INTEGRAZIONI CON CMS E CRM

L’integrazione con altre piattaforme aziendali come CMS, CRM e software di Email Marketing è un altro aspetto cruciale che favorisce l’efficienza della gestione interna del flusso di prenotazioni, la promozione delle iniziative e offerte al bacino di utenti.

COSTANTE MONITORAGGIO E SVILUPPO REPORT

Attraverso una visione completa delle prenotazioni e delle attività aziendali ottenuta dalla reportistica, è possibile ottimizzare le politiche e le funzionalità delle attività.

In un’era in cui la digitalizzazione ha impattato il settore dell’ospitalità, i sistemi di prenotazione online rappresentano un passo per migliorare l’efficienza operativa, aumentare la soddisfazione dei clienti, massimizzare i ricavi, essere competitivi e offrire un servizio di qualità.

Operi nel settore dell’ospitalità/eventi e desideri digitalizzare la gestione delle prenotazioni? Intempra.com è al tuo fianco per studiare e realizzare soluzioni software su misura che soddisfano le più varie esigenze.

 

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25/07/2023Direttiva Omnibus ed ecommerce: nuove norme a tutela dei consumatori

La Direttiva Omnibus, (Direttiva UE 2019/2161)   recepita in Italia con il Decreto Legislativo n.26 del 7 marzo 2023 rappresenta una svolta significativa sia per i negozi fisici che per gli ecommerce B2C nella direzione dell'adeguamento alle regole dell'Unione Europea a tutela dei consumatori. L'approvazione di questa direttiva in Italia ha portato a modifiche importanti al Codice del Consumo e alla Normativa ecommerce, concentrandosi principalmente  sugli annunci di sconto o riduzione di prezzo, la gestione delle recensioni, le pratiche commerciali scorrette e il regime sanzionatorio. I punti toccati dal decreto riguardano da vicino sia chi si occupa di vendita online che offline.

Una delle principali novità introdotte riguarda l'obbligo di fornire ai consumatori informazioni chiare e precise sui prezzi dei prodotti. Non basterà più indicare solo il prezzo di listino del prodotto.Il venditore ha l'obbligo di mostrare il prezzo più basso applicato nel corso degli ultimi 30 giorni, sia all'interno del negozio fisico che sul sito ecommerce. Questa informazione deve includere anche le promozioni che sono durate solo un giorno. Inoltre, è necessario indicare chiaramente la percentuale di sconto offerta, senza limitarsi unicamente al prezzo di listino. Questa misura mira a garantire maggiore trasparenza e consentire ai consumatori di fare scelte più informate.

Per quanto riguarda le norme sugli articoli in promozione sono previsti anche casi di esclusione che riguardano i prodotti immessi sul mercato da meno di 30 giorni, i prezzi di lancio, le vendite sottocosto e la vendita di prodotti agricoli e alimentari deperibili.

La direttiva Omnibus ha un impatto  anche sui gestori dei marketplace. Le piattaforme online dedicate alla compravendita di prodotti e servizi devono fornire agli utenti una spiegazione chiara dei criteri utilizzati per classificare e presentare gli articoli in base alle chiavi di ricerca inserite.Ciò significa che il processo di classificazione degli articoli dovrà essere reso più trasparente e comprensibile per gli utenti delle piattaforme. L'attenzione è rivolta anche alle pratiche commerciali ingannevoli e scorrette come la promozione di un prodotto, all'interno degli stati membri, spacciato come identico ad un altro già in commercio in tali paesi, ma con differenze nella composizione o nelle caratteristiche   (Dual quality). La pratica di mostrare tra i risultati dei motori di ricerca, annunci pubblicitari a pagamento senza che vi sia una chiara distinzione con i risultati organici ed il Secondary ticketing: la rivendita di biglietti per eventi, acquistati tramite strumenti automatizzati (bot) che permettono di superare il limite legale di acquisti consentiti.

Inoltre, la direttiva ha introdotto anche nuove regole riguardanti le recensioni online, non sempre veritiere ma di forte impatto sulle scelte dei consumatori. Gli shop online ora sono tenuti a dimostrare l'autenticità di tali recensioni, garantendo che provengano da veri consumatori che hanno effettivamente acquistato il prodotto. Tutte queste misure impongono agli operatori e-commerce nuovi obblighi, ma di contro rappresentano un'opportunità per i venditori che attraverso un'informazione trasparente possono fidelizzare i clienti. Inoltre, la Direttiva Omnibus ha stabilito un aumento delle sanzioni per violazioni delle regole, garantendo una maggiore tutela dei consumatori e una maggiore armonizzazione a livello europeo, un passo importante per tutelare i consumatori e stabilire regole chiare e trasparenti per gli operatori e-commerce, promuovendo un ambiente di acquisto più affidabile e sicuro per tutti.

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20/07/2023Piattaforma Ecommerce B2B: caratteristiche e funzioni chiave per un Ecommerce di successo

Al giorno d’oggi, una azienda specializzata nella distribuzione, perfettamente integrata nel contesto della propria filiera produttiva o supply chain, deve poter fare affidamento su di una piattaforma B2B all'avanguardia. 

La piattaforma B2B deve essere in grado di ottimizzare (ed automatizzare) tutti i processi di relazione commerciale, sia con il mercato, composto da clienti di differente tipologia e relativi bisogni, sia con i propri partner, aziende di produzione e fornitori di servizi, supportando efficacemente la rete di vendita nel perseguire i propri obiettivi.

Intempra.com, da oltre 20 anni al fianco delle imprese di distribuzione con le proprie soluzioni innovative, delinea così le caratteristiche e le funzionalità che oggi dovrebbe offrire una innovativa piattaforma B2B per consolidare il successo e la leadership di una azienda nel suo ecosistema di riferimento.

 

  • Integrazione Completa e Lineare con ERP e gestionale: un sistema di integrazione impeccabile con ERP, gestionale e infrastruttura informatica aziendale è fondamentale. Deve garantire un flusso di lavoro fluido ed un accesso in tempo reale a tutte le informazioni: logistica, commerciale, finanza, customer care, per operare con efficienza e precisione grazie a informazioni sempre aggiornate.
  • Analisi Strategica e Fidelizzazione del Cliente: una piattaforma B2B all'avanguardia deve offrire meccanismi avanzati per analizzare i comportamenti, le esigenze, i processi, le logiche di persuasione e fidelizzazione del cliente, aiutando il reparto commerciale e marketing ad agire in modo efficace, ad individuare esigenze e trend, in un processo di continuo perfezionamento delle strategie commerciali e valorizzando le relazioni durature con i clienti.
  • Interfaccia grafica cliente e Contenuti Personalizzabili: ogni cliente è unico, quindi la piattaforma B2B deve permetterti di personalizzare non solo la proposta commerciale fatta di prezzi e promozioni personalizzate, ma deve poter adattare interfaccia e i contenuti in base alle preferenze di ciascun cliente. Questo garantirà un'esperienza utente coinvolgente e mirata, aumentando la qualità degli ordini e la fidelizzazione del cliente.
  • Analisi Comportamentale e Suggerimenti Personalizzati: abbraccia la potenza dei dati! La piattaforma B2B dovrebbe sfruttare l'analisi comportamentale dei clienti per suggerire prodotti, promozioni, argomentazioni, e contenuti pertinenti ai loro interessi commerciali. Ciò porterà a vendite più mirate e soddisfacenti.
  • Gestione del Know-How e del Patrimonio di Conoscenza: la piattaforma B2B deve diventare il centro nevralgico di raccolta e conservazione di tutta la conoscenza aziendale. La condivisione rapida ed efficace di informazioni e conoscenza all'interno della propria catena di vendita (produzione, distribuzione, rete vendita, mercato trade e cliente finale) è essenziale per marcare e consolidare la leadership ed il vantaggio competitivo nei confronti di tutti i propri competitor.
  • Ricerca Avanzata con Analisi Semantica e Algoritmi Personalizzabili: la piattaforma deve poter far riferimento a sistemi di ricerca avanzata, con analisi semantica dei contenuti e la possibilità di personalizzare gli algoritmi alla base delle ricerche. Prodotti, mercato, esigenze dei clienti cambiano nel tempo, la capacità di far evolvere gli strumenti di ricerca permetterà di trovare rapidamente informazioni rilevanti e adattare i risultati alle esigenze specifiche di azienda e cliente.
  • Aree Specializzate per un'Esperienza Cliente Unica: una piattaforma innovativa dovrebbe fornire aree specificamente dedicate ai processi ciclici, specializzate per consentire il riordino rapido, l’acquisizione automatica degli ordini dal gestionale o supporti mobili del cliente, agevolare le consultazioni ricorrenti, e semplificare l'accesso a promozioni e offerte dedicate a ciascun cliente. Questo renderà l'esperienza d'acquisto unica e coinvolgente.
  • Customer Care Semplificato: il B2B deve Offrire un servizio clienti di prim'ordine con strumenti e soluzioni per semplificare i processi di reso, il contatto con agenti, le FAQ e le informazioni approfondite. L’automatizzazione di questi processi rende più efficiente e rapido il lavoro del personale commerciale dedicato al servizio clienti, aumentando soddisfazione e fidelizzazione del cliente.
  • Intelligenza Artificiale, Data Mining e Analisi Predittive: una moderna piattaforma B2B utilizza l'intelligenza artificiale per eseguire data mining e analisi predittive, generando così suggerimenti personalizzati sui prodotti, eventi importanti e azioni per ciascun cliente. In affiancamento alle classiche attività di promozione e comunicazione, renderanno le strategie di vendita ancora più efficaci.
  • Automazione Intelligente della Comunicazione One-to-One: una moderna piattaforma B2B coniuga l'intelligenza artificiale (AI) e la marketing automation per generare e fornire offerte e comunicazioni personalizzate con ciascun cliente. L’automazione della comunicazione con questo livello di personalizzazione aumenterà l'engagement e le occasioni di vendita.
  • Reporting Integrato e Analisi Predittive: sfrutta il potere dei dati per prendere decisioni consapevoli. La piattaforma B2B deve offrire strumenti propri di reporting e deve essere aperta all’integrazione con gli strumenti di Business Intelligence aziendali più evoluti per rendere estremamente accurate le analisi predittive personalizzate per ciascun cliente.
  • Strumenti ed API di Connessione con Fornitori e Partner: una piattaforma B2B moderna deve offrire strumenti di connettività e API per semplificare la connessione con i sistemi informativi di fornitori e partner di servizi come magazzini virtuali, logistica e marketplace. Ciò renderà automaticamente la catena di approvvigionamento più efficiente e collaborativa, riportando al cliente finale in modo rapido ed efficace ogni aggiornamento.
  • Strumenti per Agevolare il Sellout dei Clienti: in una piattaforma B2B così strutturata, l’attenzione alle esigenze del cliente, la personalizzazione dei contenuti, gli strumenti che semplificano il processo di ordine, l’ampia gamma di funzionalità e soluzioni che agevolino il processo di vendita dei tuoi clienti, sono tutti elementi che si trasformano in veri e propri booster per i clienti, consentendo loro di concentrarsi sulla crescita del proprio business.

Una piattaforma B2B innovativa, grazie a tutte queste caratteristiche e funzioni chiave, è pronta a fare la differenza, consentendo ad un produttore o ad un distributore di raggiungere nuove vette di successo e soddisfare le esigenze sempre crescenti dei propri clienti.

Attenzione però, il tutto va perseguito e realizzato in armonia con un contesto sociale e umano in piena “transizione digitale”: Oggi le persone, i propri clienti, agenti, partner e tutti i nostri collaboratori, sono sempre più coinvolti in processi che richiedono una pressante interazione con gli strumenti informatici, ad alto livello di connettività e reazione. Affianco all’implementazione di strumenti sempre più evoluti e complessi occorre assicurare altrettanta formazione e tutoraggio, affinché la propria rete, il proprio mercato di riferimento, sfruttino al 100% i benefici di questa costante evoluzione.

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20/07/2023L'impatto positivo dell'ecommerce sull'inflazione: i risultati dello studio di The European House Ambrosetti e Amazon

Un recente studio, volto a valutare l’andamento dei prezzi generali e l’evoluzione del commercio online, ha rilevato dati sorprendenti: se l’e-commerce non si fosse diffuso, l’inflazione media sarebbe stata del 5% in più nei sei anni precedenti. Grazie all’e-commerce è stato reso disponibile, tra il 2020 e il 2022, circa 1 miliardo di euro di ricchezze per le famiglie italiane.

All’ordine del giorno dell’agenda politica ed economica italiana vi è la questione dell’inflazione, motivo di preoccupazione per numerose famiglie italiane e tema principale dell’indagine svolta da The European House Ambrosetti in collaborazione con Amazon. Un progetto di ricerca sull’impatto dell’ecommerce sui cittadini e le imprese in Italia, che parte da una prima analisi sulle percezioni dei cittadini riguardo all’ecommerce e al potere d’acquisto. Tale analisi è stata condotta in uno scenario caratterizzato da una forte pressione inflattiva nel 2022, con picchi che hanno raggiunto quasi il 12%, da una riduzione del reddito disponibile e dall’aumento della povertà assoluta, coinvolgendo +300 mila famiglie rispetto al 2021.

I risultati della ricerca hanno rilevato che l’incremento dei prezzi e del costo della vita è il problema più sentito per ben 7 italiani su 10. Tuttavia, l’ecommerce ha permesso a 6 italiani su 10 di mantenere o aumentare il proprio potere d’acquisto nell’ultimo anno. Oltre ai prezzi, i cittadini hanno apprezzato l’ecommerce per la maggiore reperibilità (65%) e l’ampia varietà di prodotti disponibili (78,2%).

La ricerca si è poi rivolta alla realizzazione della prima indagine in Italia sulla relazione tra e-commerce, prezzi e consumi. È stato creato un database unico in Italia, comprendente oltre 1 milione di rilevazioni di prezzi online su 23 mila prodotti comparabili con quelli del paniere Istat dei prezzi. Per la definizione del modello statistico, la scelta dei dati e l’interpretazione dei risultati preliminari, l’indagine ha beneficiato del supporto dell’Istat.
La ricerca mette in luce una connessione significativa tra la diffusione dell’e-commerce e l’inflazione in Italia. È stato osservato che l’-ecommerce ha la capacità di mitigare gli impatti dell’inflazione, poiché i prezzi online si sono dimostrati più stabili rispetto a quelli registrati nel paniere Istat negli ultimi 3 anni. Di conseguenza, questa stabilità dei prezzi online ha contribuito ad attivare consumi per una somma considerevole di circa 39 miliardi di euro tra il 2020 e il 2022.

Tra le categorie merceologiche ad ampia diffusione che hanno tratto particolari vantaggi dalla stabilità dei prezzi online, si contano nove settori: fai da te, salute e cura della persona, grandi elettrodomestici, giardinaggio, giochi e giocattoli solo per citarne alcuni esempi.

Tramite un’analisi economica avanzata, lo studio ha esaminato la correlazione statistica tra la diffusione dell’ecommerce in Italia e l’andamento dell’inflazione. Dai risultati è emerso che per ogni aumento del 1 punto percentuale nella diffusione del commercio elettronico, l’inflazione diminuisce di 0.02 punti percentuali nel Paese. Pertanto, senza l’impatto positivo della diffusione dell’ecommerce, l’inflazione media negli ultimi 6 anni sarebbe stata più alta del 5%.
Inoltre, la diffusione dell’ecommerce ha avuto un ruolo fondamentale nel mitigare la riduzione del potere d’acquisto e del reddito disponibile per le famiglie italiane. Questo ha portato a un notevole aumento di ricchezza disponibile, stimato intorno a 1 miliardo di euro tra il 2020 e 2022.

Oltre a questi effetti sull’inflazione e sulla ricchezza disponibile, la diffusione dell’ecommerce ha avuto un impatto positivo anche sui consumi delle famiglie italiane. Il modello econometrico ha dimostrato una relazione statisticamente significativa tra la crescente diffusione del commercio elettronico e l’aumento dei consumi in Italia. Con ogni punto percentuale in più di diffusione dell’e-commerce, i consumi hanno registrato un incremento di 845 milioni di euro.

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19/07/2023Internazionalizzazione: torna il Fondo 394/81, un assist per le imprese italiane con agevolazioni per ecommerce e transizione digitale.

Dal 27 luglio 2023, data di apertura della procedura per l'accesso ai finanziamenti Simest, le aziende italiane possono beneficiare di cofinanziamento a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato per sostenere i costi legati all'inserimento nei mercati esteri, e-commerce, certificazioni, consulenze, fiere ed eventi, temporary export manager.

Gli incentivi, promossi dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sono gestiti da Simest, e mirano allo sviluppo di opportunità di crescita e espansione internazionale a PMI ed imprese. Inoltre, per le PMI innovative, giovanili, femminili o con sede operativa al sud e per le imprese con requisiti di sostenibilità, è possibile accedere ad una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino a 10%.

Linee di intervento e agevolazioni per:

  • Sostegno all'inserimento nei mercati esteri, per espandere la propria presenza internazionale e sviluppare nuovi mercati
  • e-commerce, per la realizzazione di un nuovo progetto di una piattaforma e-commerce propria oppure il miglioramento o lo sviluppo di una Piattaforma propria già esistente, per l’accesso ad una piattaforma di terzi (market place), per la promozione di beni e/o servizi prodotti in Italia o a marchio italiano registrato.
  • Temporary manager, per finanziare consulenza e servizi di professionisti esperti nel campo della realizzazione di progetti di innovazione tecnologica, digitale o ecologica, a sostegno dell’internalizzazione dell’Impresa sui mercati internazionali.
  • Transizione ecologica e digitale, con finanziamenti a tasso agevolato per supportare gli investimenti di micro e PMI in progetti di sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e rafforzamento patrimoniale.
  • Partecipazione a fiere ed eventi internazionali, per promuovere il proprio business sui mercati esteri.
  • Certificazioni e consulenze specialistiche, un sostegno finanziario per progetti di internazionalizzazione, innovazione tecnologica e acquisizione di certificazioni di prodotto, brevetti e diritti di proprietà intellettuale.

Le agevolazioni sono concesse in regime di de minimis, consentendo alle imprese di beneficiare di un cofinanziamento a fondo perduto insieme a finanziamenti a tasso agevolato. Ciò significa che le imprese possono ottenere copertura finanziaria fino al 100% dei costi sostenuti.

Intempra.com da 20 anni è specialista di progetti di business online, strategie di sviluppo digitale, strumenti e soluzioni per l’internazionalizzazione, con esperienza e casi di successo specifici su questo bando.

Se stai cercando un modo per accrescere la competitività della tua impresa a livello internazionale nel settore dell'e-commerce e della transizione digitale, o tramite il supporto di un temporary manager affidati a chi da anni ha esperienza e soluzioni specifiche per il B2B.

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20/05/2023Perché Integrare l'accesso con spid su siti web e portali e-commerce

Integrare lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) nel proprio sito web è una soluzione che aumenta la sicurezza e consente di riconoscere gli utenti e abilitarli. L’implementazione garantisce diversi benefici sia che si tratti di privati o aziende.


PRINCIPALI VANTAGGI DELL’INTEGRAZIONE SPID SU UN SITO WEB:

 Accesso semplificato: L'integrazione di SPID permette agli utenti di accedere all’area riservata del sito web velocemente utilizzando le loro credenziali SPID, evitando la necessità di registrarsi e creare un account separato. Ciò semplifica il processo di accesso, riducendo il carico di lavoro e migliorando l'usabilità dell’infrastruttura.
Maggiore sicurezza: SPID è un sistema di identificazione digitale che offre un elevato livello di sicurezza. L'integrazione di SPID in un portale fa sì che si possa autenticare in modo affidabile l'identità degli utenti, riducendo il rischio di frodi o accessi non autorizzati.
Affidabilità e credibilità: L'utilizzo di SPID dimostra che l’azienda  è un'entità affidabile e conforme alle normative italiane in materia di identificazione digitale. Circostanza che  può aumentare la fiducia degli utenti verso il  sito web e l’attività correlata.
Riduzione delle barriere all'ingresso: L'integrazione di SPID semplifica l'accesso degli utenti, specialmente quando il sito offre servizi o contenuti che richiedono l'identificazione sicura. Semplificazione e facilità d’accesso aiutano ad incrementare il numero di utenti che utilizzano il sito.


TIPOLOGIE DI SITI WEB CHE BENEFICIANO DELL’IMPLEMENTAZIONE DELL’ACCESSO CON SPID:

 I siti web che offrono servizi pubblici, come la richiesta di documenti, la presentazione di dichiarazioni fiscali o l'accesso a servizi sanitari, utlities e multiservizi, possono trarre vantaggio dall'integrazione di SPID. Ciò consente agli utenti di accedere ai servizi ed effettuare attività di varia complessità in modo sicuro con credenziali affidabili.
Piattaforme di e-commerce B2B: Sui siti di e-commerce, l'integrazione di SPID può semplificare il processo di registrazione e accesso per le aziende. Gli utenti con partita iva possono utilizzare le loro credenziali SPID per accedere rapidamente e in modo sicuro senza doversi registrare. In questo modo l’utente azienda è si avvantaggia anche del non dover produrre documentazione cartacea attestante l’attribuzione della p.iva e sono agevolate anche le successive attività di fatturazione/emissione documenti.
Siti finanziari: I siti web di banche e assicurazioni, delle società di investimento e delle altre istituzioni finanziarie possono trarre beneficio dall'integrazione di SPID per garantire un'identificazione affidabile degli utenti. Ciò contribuisce a proteggere le informazioni sensibili e a prevenire frodi finanziarie.
Portali di lavoro: Sui siti web di ricerca del lavoro o di pubblicazione di offerte di lavoro, l'integrazione di SPID può semplificare il processo di accesso per i candidati e i datori di lavoro. Gli utenti possono utilizzare le loro credenziali SPID per registrarsi e accedere alle loro informazioni in modo sicuro.
Siti di istruzione: Le piattaforme di apprendimento online, le università o altre istituzioni educative possono beneficiare dell'integrazione di SPID per garantire l'accesso sicuro agli studenti, ai docenti e al personale. Ciò semplifica anche il processo di autenticazione e convalida delle identità degli utenti.


In generale, l'integrazione di SPID può essere utile su qualsiasi sito web che richieda un'identificazione digitale affidabile e sicura degli utenti.
Intempra.com con la sua vasta esperienza nello sviluppo di siti e-commerce B2B e soluzioni digitali specifiche per i settori produzione, distribuzione e vendita, è in grado di supportare le aziende nell'offrire un'esperienza di accesso sicura e conveniente ai propri utenti con il servizio di sviluppo dello spid personalizzando l'implementazione di SPID lato utente.
L'integrazione di SPID sui siti web dei clienti ha facilitato gli utilizzatori, migliorando l'esperienza di navigazione, acquisto e utilizzo dei servizi e garantendo un elevato livello di protezione delle informazioni personali insieme ad un miglioramento della credibilità del sito web.
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09/05/2023Il report "E-commerce in Italia 2023" di Casaleggio Associati

La realtà dell’ecommerce continua a crescere. Secondo lo studio dell’E-commerce in Italia 2023 di Casaleggio Associati si prospetta per il 2023 una crescita in media del 17,6% sul fatturato.
Nel 2022 esercenti e produttori hanno dovuto fare i conti con la realtà senza il booster del lockdown ma con la necessità di superare altre difficoltà: l’e-commerce italiano si trova a fronteggiare l’inflazione con le sue ricadute sui prezzi, l’incertezza provocata dalla crisi energetica, dalla guerra e dall’aumento spropositato dei trasporti asiatici. Dall’altra parte, i settori dell’Elettronica di Consumo, Alimentare, Casa e Arredamento sono riusciti ad aumentare il fatturato di fine anno, nonostante la riduzione delle vendite.

L’ECOMMERCE IN ITALIA

Il superamento della crisi pandemica nel 2022 ha determinato la ripresa della vita offline di circa un milione di persone. Tuttavia i numeri degli acquirenti online continuano a crescere fino a superare i 38 milioni già dallo scorso settembre, che tutt’oggi si collegano a siti e app di Ecommerce al mese, determinando un ampio margine di crescita.
Il valore del fatturato in Italia nel 2022 è stimato in 75,89 miliardi di euro, con una crescita annuale del 18,58%, anche se per la prima volta nella storia dell’Ecommerce la maggior parte della crescita è causata dall’aumento dei prezzi.

ANDAMENTO DELL’ ECOMMERCE: SETTORE PER SETTORE

La pandemia ha avuto un forte impatto sui rapporti di forza tra i diversi settori che sono in continua evoluzione.

  • Tempo Libero si riconferma come settore più importante rappresentando l’esatta metà del fatturato (50,07%), in particolare grazie al gioco online, all’hobbistica e allo sport.
  • Al secondo posto i Centri Commerciali online con il 19%, a fronte del 22% dell’anno scorso.
  • Al terzo posto sale il settore del Turismo che, dopo due anni di fermo, è riuscito a raggiungere una crescita del 47% (dovuta per un terzo all’aumento dei prezzi) con il 13,26% del fatturato complessivo dell’Ecommerce.
  • Contro la crescita degli anni precedenti, il settore Alimentare nel 2022 si ridimensiona raggiungendo una crescita del 5,5% che sconta però un aumento dei prezzi del 9,5 % e quindi una crescita in termini reali negativa.
  • Assicurazioni si mantengono stabili in termini di share (4,11% sul totale) con una crescita annua del 23% grazie ai nuovi servizi di embedded insurance.
  • L’ Elettronica di Consumo cresce del 7% con un 3,3% sul fatturato totale
  • Moda invariata al 2% del totale, continuando a crescere del 15,9% nel 2022, in parte dovuta all’aumento dei prezzi.
  • Le vendite dell’Editoria sono salite a 10% mentre il settore scende all’1,66% di share.
  • Salute e Bellezza / Casa e Arredamento pesano solo l’1% sul fatturato totale. La percentuale di crescita del primo settore è maggiore del 25%, contro il 38% dell’anno precedente, mentre il settore Casa e Arredamento ha avuto una battuta d’arresto con una crescita (8%) sotto il livello di aumento dei prezzi (10%).

Le previsioni future del 2023 si prospettano positive: l’assestamento post pandemico determinerà una crescita per i produttori a discapito dei retailer. Si stima per il 2023 una crescita del 17,26% di fatturato per un sito Ecommerce italiano.
Se da una parte il 40% del fatturato deriva dal proprio sito, dall’altra altri canali contribuiscono al ricavo complessivo, in particolare i Marketplace (28%), Social Media (13%) e App Mobile, divenuta asset fondamentali per gli esercenti più grandi, che oggi rappresenta in media l’8% del fatturato.

MARKETPLACE COME MODELLO DI BUSINESS

Si afferma sempre di più il marketplace come nuovo modello di business: il 65% delle aziende è presente almeno su un marketplace. Un dato in netta crescita rispetto al 49% dell’anno scorso. Nell’ultimo anno c’è stata una razionalizzazione del numero di marketplace in cui le aziende sono presenti, con il 46% delle imprese che dichiara di utilizzare solo due o tre piattaforme. Le aziende che vendono tramite il marketplace (23% in forte aumento rispetto al 9% dello scorso anno) hanno un’incidenza maggiore del 75% sul fatturato.
I marketplace più utilizzati sono: Amazon (34%), eBay (18%), ManoMano (7%) e Privalia (3%) in forte discesa rispetto allo scorso anno, oltre a Facebook (6% rispetto al 12% dello scorso anno), E-price (2%), Zalando (3%), IBS (3%), Alibaba (1%), Aliexpress (1%) ed Etsy (2%). E i nuovi ingressi degli ultimi due anni: Leroy Merlin, Decathlon e Kasanova.

La metrica determinante della qualità e dell’efficacia dell’ecommerce è il tasso di conversione tra visitatori e compratori. In Italia la conversion rate è aumentata fino ad arrivare ad una media generale del 2,1%, con grandi differenze tra i settori ad esempio l’Elettronica di Consumo è pari al 0,7%, mentre il settore farmaceutico raggiunge il 3%.

TREND DELL’ECOMMERCE

Uno degli strumenti che favoriscono la conversione degli utenti è Whatsapp. Inizialmente utilizzato dalle aziende come portale per il customer service, oggi viene impegnato per la gestione delle conversioni dirette con i clienti, soprattutto da quelle aziende con un ciclo di vendita lungo in modo tale da mantenere ingaggiati i prospect fino alla vendita finale. I risultati sono evidenti: circa il 5% del fatturato è generato da questo canale.
Instagram (48%) supera Facebook (37%) come piattaforma più efficace per le vendite online seguito da Whatsapp Business (31%).

Secondo il report Casaleggio Associati anche quest’anno il top player per i pagamenti online è la carta di credito (37%), seguita dai digital wallet (27%).
Per il 2023 si prevede un aumento significativo dell’utilizzo dei borsellini elettronici: a livello globale il portafoglio digitale (usato per il 45% degli acquisti online) ha superato di gran lunga le carte di credito (32%), che rimangono però ancora tra i metodi di pagamento più importanti.

Uno dei fenomeni che sti sta affermando sempre di più anche in Italia è l’Add- on della beneficenza. È emerso che sostenere progetti sociali, come fattore di differenziazione delle vendite, è 13 volte più efficace degli incentivi tradizionali come sconti e consegna gratuita. Dalla ricerca della start-up italiana Cents risulta che gli utenti che interagiscono con l’add-on della beneficienza al check-out o nella pagina del carrello, concludono l’ordine nel 30% dei casi in più di chi non vi interagisce, comportando un miglioramento dei tassi di conclusione dell’ordine.

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28/10/2022Cyber Monday: 3 consigli per il successo delle tue vendite

Previsto per lunedì 28 novembre, il Cyber Monday è un’occasione da non perdere per donare nuovo slancio alle vendite. Dopo il Black Friday, il Lunedì Cibernetico rappresenta un momento assolutamente da sfruttare per aumentare i numeri del proprio business, accrescere la visibilità e la consapevolezza del brand e prepararsi al periodo natalizio. Cosa fare allora per un Cyber Monday d’impatto in termini di branding e fatturato? Eccovi i nostri 3 consigli per trarre vantaggio da questo evento:

PUNTA SUL PRINCIPIO DI SCARSITÀ

Nel marketing, il principio di scarsità aumenta il valore di un prodotto: quanto più un articolo è rato, tanto più è desiderato e desiderabile. Come fare per metterlo in pratica nel tuo business? Semplice: offri promozioni convenienti ma con una durata limitata, crea dei coupon ma con numeri limitati, spingi i tuoi clienti all’acquisto puntando sul senso di urgenza. Il successo è assicurato, provare per credere.

FAI CAMPAGNE DI E-MAIL MARKETING PERSONALIZZATE

Raggiungi il tuo cliente via mail, regalandogli la giusta attenzione. Come fare? Con e-mail personalizzate, lavorando su una segmentazione precisa dei tuoi contatti. Non solo promo destinate direttamente all’utente, grazie ad automazioni e software che rendono quanto più personalizzata la comunicazione, ma anche comunicazioni mirate. Puoi infatti decidere di creare vari target, all’interno della tua clientela già acquisita o del tuo database di contatti, con offerte esclusive, omaggi ad hoc e informazioni specifiche. Coccolare la propria “clientela vip” significa ringraziarla per la fiducia e, soprattutto, fidelizzarla.
Allo stesso tempo, lavorare su un “pubblico freddo”, anche se maggiormente difficile, è un’azione di marketing utile a convertire il semplice curioso o interessato in un vero e proprio cliente.

CREA SET DI PRODOTTI O “GIFT GUIDE”

Una tattica per vendere più prodotti è quella di associare diversi articoli in un set. Significa fornire al cliente un’idea regalo/acquisto completa, magari ad un prezzo conveniente. Si tratta di un’operazione di cross-selling che può portare risultati interessanti.
La cura e l’attenzione per il cliente non passano solo dalla scontistica: l’interesse dell’acquirente deve essere catturato. Spesso chi compra durante il Black Friday e il Cyber Monday si sta, di fatto, preparando ai regali di Natale, acquistandoli con anticipo ad un prezzo favorevole. “Affascinare” il cliente e interagire con lui significa anche dargli consigli, fornirgli idee regalo originali, capaci di rispondere a diversi gusti ed esigenze. Lo strumento perfetto per attirare l’utente è una “guida ai regali”: l’intento è, ovviamente, indirizzare i tuoi clienti sui prodotti che offri. Puoi scegliere di inviare la guida via mail o condividerla sui social per una diffusione maggiore.

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05/08/2022Le tendenze 2022 dell'E-Commerce B2B

In ambito B2B la digitalizzazione è in continuo sviluppo. Con l’emergenza sanitaria le imprese sono giunte alla consapevolezza della necessità di investire nel digitale per assicurare una costante operatività e aumentare la propria competitività, anche se la percentuale delle aziende in Italia, che sta puntando su uno sviluppo digitale in ambito B2B, è ancora bassa. Nel panorama italiano sette imprese su dieci hanno intenzione di investire in questo settore, ma soltanto il 17% ha già investito una quota considerevole del proprio fatturato.
La BigCommerce, piattaforma Open SaaS per marchi B2B e B2C, nel suo “The state of B2B commerce: 2022 Trend Report”, ha presentato le tendenze principali già in moto nel mercato americano dell’e-commerce B2B e in via di sviluppo anche in quello italiano.

  • Investire in un’innovativa piattaforma

La customer experience è un elemento cardine del business e dal quale dipende il successo dell’impresa, per tale ragione è fondamentale offrire la migliore esperienza all’interno dei propri canali. Un’indagine di Wunderman Thompson – agenzia di comunicazione di marketing globale e parte del gruppo WPP – ha rilevato che il 61% degli acquirenti B2B si ritiene insoddisfatto per la scarsa funzionalità che riscontra nei diversi siti dei fornitori. Infatti, numerosi sono gli investimenti delle imprese B2B nelle tecnologie e-commerce come il modello headless che rende indipendente la funzionalità del front- end da quelle delle del back-end dal front-end. È la tecnologia più utilizzata dalle imprese B2B più mature digitalmente e per quelle che possiedono esigenze particolari di personalizzazione, in quanto permette di creare velocemente esperienze customizzate e impiega le API per rendere più rapide e semplici le integrazioni con altre tecnologie.

  • Stimolare i nuovi clienti all’acquisto online

Per quanto strano possa sembrare, non tutti i clienti del mondo B2B sono pronti ad acquistare online, nonostante i numerosi investimenti delle imprese in corso. Infatti, molte sono le aziende che si stanno già adoperando per creare strategie mirate ad incoraggiare i nuovi clienti all’acquisto online e ne consegue che tali imprese dovranno accompagnare la propria base di clienti nel processo di digitalizzazione. Una soluzione per iniziare potrebbe essere quella di trasferire solo una parte dell’inventario online oppure automatizzare parte del processo di quotazione, permettendo così ai team di vendita di concentrarsi sul proprio core business.

  • Impiegare i dati per guidare il processo decisionale

Le imprese B2B stanno utilizzando nei migliori dei modi i propri dati: il 57% utilizza strumenti di business intelligence mentre il 22% si avvale di strumenti web analytics ed infine, il 31% cerca di ricavare dai propri dati più informazioni possibili per prendere decisioni più accurate per la vendita.

  • Offrire aggiornate informazione sui prodotti e sulle consegne

Per garantire una customer experience completa e soddisfacente, è fondamentale fornire quante più informazioni online affidabili e aggiornate. Grazie all’utilizzo di specifici software è possibile gestire il flusso di informazioni sui prodotti, sull’inventario, gli ordini, il sistema di pianificazione delle risorse aziendale e la logistica di terzi.

L’altro campo in cui è indispensabile garantire maggiori informazioni è quello relativo alle spedizioni ed evasioni degli ordini. Dalle indagini del BigCommerce si è evinto che il 22% dei clienti B2B utilizza software di spedizione e adempimento.
In un mondo digitalizzato in cui gli acquisti online si possono ritenere attività quotidiana, gli utenti sono abituati a ricevere informazioni dettagliate di qualità come ad esempio, la data di consegna stimata. Anche nel settore B2B i clienti si aspettano di vedere tali dettagli e la loro ricezione è funzionale non solo per creare un’esperienza di acquisto online simile a quella B2C, ma è importante anche per le aziende e per le previsioni e ricavi, in quanto danno informazioni sulle tempistiche di quando rifornire gli articoli o inviarli ai clienti.

  • Entrare nel social commerce

Il fenomeno del Social Commerce è una vera e propria rivoluzione per il business e le vendite, storicamente dominata dalle aziende B2C, oggi apre le porte al mondo B2B.
Circa il 46% degli acquirenti B2B, secondo Gartner, utilizza i social media per informarsi sulle soluzioni disponibili, il 40% per confrontarle e il 35% per ricevere ulteriori informazioni prima di procedere all'acquisto. Dai dati di BigCommerce risulta, inoltre, che il 38% delle imprese afferma che i social media (come Instagram) rappresentano già un vero e proprio canale di vendita mentre il 38% ritiene che il social commerce sia un fenomeno in forte espansione sul quale puntare.

Appare evidente come il mondo dell’e-commerce B2B stia cambiando, concentrando tutti i suoi sforzi verso un cliente sempre più attento ed esigente. La digitalizzazione non solo migliora e valorizza il rapporto tra azienda B2B e acquirente, ma rappresenta un grande vantaggio per le imprese stesse: è uno strumento in grado di ampliare le relazioni all’interno dell’ecosistema aziendale con l’opportunità di moltiplicare le collaborazioni.

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08/07/20215 strategie di crescita per il tuo e-commerce

Un sito e-commerce di successo non è solo una piattaforma realizzata bene dal punto di vista tecnico e funzionale, ma è uno strumento capace di rispondere a diversi obiettivi e finalità. Per far sì che un sito e-commerce B2B o B2C sia performante, occorre mettere in atto una vera e propria strategia di marketing e pianificazione dei diversi step.


Ma quali sono gli aspetti principali di cui tener conto?
1) Investire nella SEO

Una buona indicizzazione e ottimizzazione delle pagine di un sito web si traduce in una migliore visibilità e capacità di “raggiungere” gli utenti. Tutti i motori di ricerca, Google in primis, favoriscono i siti di cui riescono a leggere con facilità struttura, facendoli salire tra i risultati della serp. La stessa attenzione all’ottimizzazione del sito deve esserci anche per quanto concerne l’aspetto mobile, oggi fondamentale in quanto si tratta dello strumento più utilizzato per le ricerche sul web.
Fare SEO significa partire da una prima fase di analisi delle migliori parole chiave da utilizzare, evitando keyword troppo generiche. Queste parole chiave, andranno utilizzate in modo strategico in alcuni elementi, quali ad esempio tag Title, Meta Description, i tag Heading e nell’Alt Text delle immagini.

2) Puntare ad un sito veloce ed user-friendly

La velocità di un e-commerce è un aspetto imprescindibile, in quanto può condizionare il numero di vendite realizzate. Se il sito è lento e impiega troppo tempo per caricare una pagina, l’utente può scegliere di abbandonare la piattaforma e, conseguentemente, l’acquisto in corso.
Spingere per un aumento delle conversioni vuol dire, quindi, tener conto di molteplici fattori quali, ad esempio, la presenza di immagini ottimizzate, che influiscono sulla velocità e le prestazioni della piattaforma stessa.
Navigabilità prima di tutto: un sito che offre prodotti deve essere intuitivo. All’utente va garantita un’esperienza di navigazione e utilizzo del sito soddisfacente e semplice, organizzando al meglio ogni schermata della piattaforma, ogni scheda prodotto e ogni link presente. Le fasi di vendita e di acquisto online prevedono una serie di passaggi quali la valutazione di un prodotto, delle sue caratteristiche e dell’importo, così come, di fatto, il pagamento stesso. Tutti questi step devono procedere senza alcun intoppo perché il cliente decida di tornare nuovamente a comprare da noi.


3) Definire il pubblico e le buyer personas
Un aspetto essenziale di qualsiasi strategia di marketing è identificare a chi rivolgersi, il proprio mercato di riferimento, che andrà poi targetizzato in precisi segmenti di pubblico. Occorre identificare delle buyer personas, rappresentazioni e archetipi dei clienti ideali, che ci aiuteranno a capire come personalizzare e declinare l’offerta in base ai loro comportamenti, esigenze e desideri.

4) Ottenere recensioni

Rappresentano l’evoluzione dell’antico e sempre utile passaparola: parliamo delle recensioni. Si può recensire un prodotto con il classico sistema delle stellette o per mezzo di un commento sui social, sul blog o addirittura sul magazine autorevoli di settore. A prescindere da quale sia il metodo, una recensione è sempre importante perché racconta agli altri potenziali acquirenti, in maniera veritiera, l’esperienza di chi ha scelto il tuo business. Per stimolare l’utente a lasciare una recensione, possiamo fornirgli la possibilità di esprimere una votazione su più aspetti. Specificare caratteristiche e mettere in risalto dettagli può aiutare un acquirente indeciso a chiarirsi le idee e finalizzare il processo di acquisto.

5) Costruire e sviluppare il blog

Avere un blog aggiornato, interessante e capace di stimolare la curiosità degli utenti è un aspetto assolutamente da considerare per il successo del sito e-commerce. Il blog ti permette di generare traffico, rispondere ad eventuali dubbi dell’utente e costruire una community, fidelizzando sempre più il rapporto con gli internauti.
Contenuti di qualità, documenti, tutorial, guide: favorire il download di risorse è uno strumento di marketing utile per spingere l’utente a lasciare i propri dati e ti offre la possibilità di costruire un interessante database di leads.

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13/05/2021"E-commerce in Italia 2021": le stime di Casaleggio Associati

Il 2020 ha portato alla chiusura di moltissime attività e negozi fisici. D’altro canto abbiamo assistito ad una vera e propria maturazione dell’e-commerce, che è diventato mainstream. I dati del report “E-commerce in Italia 2021 – L’e-commerce si consolida: le grandi manovre” di Casaleggio Associati parlano chiaro: gli utenti che accedono ad Internet, a livello globale, sono 4,6 miliardi, il 7% in più rispetto all’anno precedente, e rappresentano complessivamente il 59% della popolazione del pianeta. Di questi, il 93% (4,3 miliardi) accede alla rete da mobile, l’1% in più dell’anno precedente.

L’Europa è il continente con la più alta penetrazione di Internet, pari all’89,4%, in aumento del 4,5% rispetto all’anno precedente. Le persone che effettuano acquisti sono 480 milioni, contro i 455 dell’anno prima. Le vendite online al dettaglio sono pari a 376 miliardi di euro, 67 miliardi di euro in più dell’anno precedente, oltre le stime previste di 343 miliardi nel 2020.
Il settore Alimentare e Salute è quello che cresce maggiormente in percentuale (29,6%) e raggiunge quota 56 miliardi di euro di fatturato, seguito dal settore Casa e arredamento (20,6%) con 60 miliardi, Moda (19,9%) con 127 miliardi di euro di fatturato, Tempo libero (17,59%) con 76 miliardi, Elettronica di consumo e Media (16.9%) con 91 miliardi.
Il fatturato annuo medio per utente in Europa è di 782 euro24 (+14% YoY).
Per quanto concerne le piattaforme vi è stato un boom dei marketplace. In media il 73% degli utenti ha acquistato tramite marketplace, con picchi sopra il 90% in UK, Spagna, Germania, Polonia e Italia.
Appare evidente, quindi, che il commercio online sta vivendo una fase di crescita, dalla quale non si tornerà indietro ed è proprio per questa ragione che le piccole e medie imprese dovranno integrare, nel proprio modello di business, i canali digitali.

 

L’E-COMMERCE IN ITALIA

 

Nel corso del 2020, oltre 390 mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi di mercato hanno abbassato le serrande, contro 85.000 nuove aperture, per un totale di -11,3%42.
In contrapposizione, le imprese che si sono registrate al Registro imprese con codice ATECO 47.91.1 relativo al commercio online (primario o secondario) sono 10.467, contro le 6.968 dell’anno precedente. La crescita è del 50%, mentre si registrava una percentuale del 20% nell’anno precedente. In crescita anche il numero delle PMI che a fine 2020, vendono online con una percentuale del 17,2% (+8,2%).
In Italia la diffusione dell’online tra la popolazione (dai 2 anni in su), nel mese di dicembre 2020 ha raggiunto quota 74,7% (+4,7% rispetto all’anno precedente) con 44,7 milioni di utenti unici mensili e un incremento di 3,2 milioni di utenti.
Gli utenti che accedono da smartphone sono 39,3 milioni (il 90% della popolazione maggiorenne).
La spesa media per e-shopper è pari a 674 euro. Il 67% degli utenti ha acquistato online da siti esteri e praticamente la totalità ha acquistato tramite marketplace: il 94% su Amazon, il 52% su eBay e il 44% su Zalando.
Il Tempo Libero si riconferma come il settore più importante, con il 48% dei ricavi, grazie in particolare al gioco online, all’hobbistica e allo sport. Crescono anche i Centri Commerciali (+36%), le Assicurazioni (+6%), il settore Food (+63%), l’Elettronica (+12%), e la Moda (+12%), mentre è inevitabile il significato calo di Turismo (-58%) e il comparto Spettacoli (-9%). Cali che pesano sul valore del fatturato e-commerce in Italia nel 2020, stimato in 48,25 miliardi di euro, con una decrescita del -1% sul 2019.
Un dato che, però, non rappresenta affatto una sconfitta per l’e-commerce: al contrario, se il 2020 è stato l’anno dell’accelerazione, il 2021 porterà un assestamento, per poi registrare una svolta nel 2022.

 

TREND DELL’E-COMMERCE 2021

 

Le vendite online nel 2020 hanno subito, quindi, una vera e propria rivoluzione che ha portato i brand a confrontarsi con temi come la digitalizzazione dei pagamenti, la gestione dei magazzini e della logistica, lo sviluppo della relazione con il cliente. Non solo, le aziende hanno sentito la necessità di riposizionarsi sul mercato e mettere in atto nuove strategie.
Il 37% delle aziende di e-commerce italiane ha iniziato a sviluppare una strategia omnicanale in concomitanza con la crisi sanitaria. Una scelta di grande importanza, una strada assolutamente da perseguire in quanto permette ai brand di entrare in contatto e relazionarsi con i consumatori attraverso il loro canale preferito.
Ogni canale in più inserito in una strategia di vendita determina un aumento del fatturato per l’azienda: ad esempio un consumatore che utilizza più di 4 canali, aumenta la sua spesa del +9%. Appare, quindi, evidente l’urgenza di conoscere sempre meglio il comportamento d’acquisto del cliente su tutti i canali: strategia su cui le aziende di e-commerce italiane si focalizzeranno nei prossimi due anni.

Le restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria hanno portato, inoltre, ad una modifica delle abitudini sociali e dei comportamenti. Più di 180 milioni di persone a livello globale hanno iniziato a utilizzare i social media tra luglio e settembre 2020, pari a una media di quasi 2 milioni di nuovi utenti ogni giorno136. Le piattaforme social hanno ricoperto un ruolo fondamentale per l’intrattenimento, l’informazione ma, soprattutto, per tenersi in contatto con le altre persone. Dal punto di vista del business, la ricerca di Casaleggio Associati ha messo in luce come il 28,2% degli utenti internet al mondo trova nuovi brand grazie all’advertising sui social media e il 24,4 lo fa mediante commenti e raccomandazioni sui canali. A livello mondiale Facebook è il social con più utenti: parliamo di più di 2,7 miliardi di utenti attivi con incremento del +12% degli utenti attivi dal 2020. Le aziende e-commerce italiane continuano a considerare Facebook come il social media più efficace del 2020. Il colosso statunitense registra, però, un calo di nuovi piccoli player, mentre crescono l’interesse e il budget investiti su Instagram. Al tempo stesso il rapporto social media- aziende resta combattuto: se da un lato il livello di soddisfazione aumenta e supera le performance degli anni precedenti, con il 35% delle aziende che hanno trovato le strategie corrette sui social media per incrementare le vendite (+8% rispetto al 2019, +5% rispetto al 2018), dall’altro resta costante la quantità di aziende che prevede di non effettuare investimenti in attività social durante il 2021.

Con l’approvazione del piano cashless nel 2019 e il lockdown, vi è stata, inoltre, un’evoluzione delle modalità di pagamento, al punto che, nel nostro Paese, i pagamenti elettronici sono diventati la modalità di pagamento preferita da 6 persone su 10 (5 su 10 nel 2019). Il 47% degli italiani dichiara che userebbe la carta di credito/debito o il bancomat per pagare qualsiasi importo, contro il 40% del 2019.
La grande novità del 2020 in Italia è rappresentata dalla categoria del pagamento rateizzato che segue il trend globale del buy now/pay later.
Questa modalità di online payment prevede commissioni più alte per le aziende, ma porta al business diversi vantaggi come un aumento del carrello medio, una crescita delle conversioni grazie facilità di utilizzo per il cliente, una maggiore frequenza d’ordine e l’apertura a target di consumatori più giovani che così possono avere accesso all’acquisto, anche per piccole cifre di spesa.


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