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Buone notizie per i venditori su Amazon!
Il colosso dell’ecommerce dimostra un impegno concreto verso la crescita di piccole e medie imprese in Europa. A partire dal 2026, è prevista una riduzione media delle commissioni di €0,17 per ogni unità venduta.
Non si tratta solo di un taglio di costi, ma è un chiaro segnale dell’intenzione di Amazon di voler rafforzare la partnership con i venditori indipendenti, che oggi generano oltre il 60% delle vendite totali del marketplace.
Questa manovra rientra in una strategia più ampia, frutto di anni di miglioramenti nella gestione di magazzini e innovazioni nei processi logistici e operativi, permettendo ai venditori di risparmiare sui costi e aumentare la redditività.
1.Taglio medio commissioni: €0,17 in meno per ogni unità venduta in Europa
2. Logistica di Amazon (FBA): riduzione delle tariffe di gestione e ampliamento dell’idoneità alle tariffe agevolate per gli articoli a basso prezzo. Un enorme vantaggio strategico per i prodotti con marginalità ridotta.
3. Commissioni per categoria: riduzioni specifiche nelle categorie ad alto volume tra cui:
Queste riduzioni non solo aumentano il profitto netto per unità, ma aprono opportunità per rivedere le strategie di prezzo e migliorare la competitività.
Mentre i costi di servizio diminuiscono, Amazon ha anche annunciato modifiche mirate volte a migliorare l’efficienza della sua rete fulfillment.
Questo è un aspetto cruciale per i venditori: l’obiettivo è garantire che la capacità logistica resti disponibile per i prodotti a rapida rotazione e in buone condizioni. In pratica, Amazon vuole una rete più snella ed efficiente, premiando i prodotti che vendono e ruotano velocemente.
Queste novità confermano il successo delle PMI europee su Amazon, che lo scorso anno hanno venduto oltre 1,3 miliardi di prodotti e contribuito alla generazione di circa 350.000 posti di lavoro nell’UE.
Per le PMI e i venditori indipendenti, questa riduzione delle commissioni rappresenta un’opportunità concreta per aumentare i margini e rafforzare la propria presenza nel mercato europeo.
Una consulenza mirata può aiutarti a sfruttare al meglio queste novità, ottimizzando costi, categorie di vendita e strategie logistiche su Amazon.
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I sistemi di intelligenza artificiale stanno rivoluzionando l’esperienza d’acquisto su Amazon. Per anni i venditori hanno costruito le loro pagine prodotto e il proprio successo seguendo le regole di A9 e A10, ottimizzando titoli, bullet point e keyword per scalare la visibilità. Oggi Amazon ha cambiato paradigma con Rufus e COSMO, due sistemi complementari che ridefiniscono il modo in cui il marketplace interpreta le ricerche e le intenzioni dei consumatori.
Rufus è il nuovo assistente conversazionale basato su intelligenza artificiale che interagisce con gli utenti durante la ricerca dei prodotti, rispondendo alle domande in modo naturale e contestuale.
COSMO (Commonsense Knowledge System for E-commerce) è invece il motore cognitivo che alimenta questa intelligenza: un sistema in grado di comprendere il “buon senso” dell’acquisto, analizzando ricerche, comportamenti e acquisti congiunti. Il primo capisce perché un cliente compra, il secondo come guidarlo nella scelta.
Nel paper ufficiale pubblicato da Amazon nel 2024 (“COSMO: A Large-Scale E-commerce Common Sense Knowledge Generation and Serving System at Amazon”), viene descritto il nuovo approccio: dalla ricerca per parole chiave alla comprensione delle intenzioni di acquisto.
COSMO utilizza grandi modelli linguistici (LLM) per dedurre motivazioni, bisogni e contesti che spingono all’acquisto. Grazie all’analisi di miliardi di interazioni, costruisce un grafo di conoscenza con oltre 6,3 milioni di nodi e 29 milioni di relazioni, che coprono 18 categorie merceologiche (moda, elettronica, casa, sport, salute, ecc.). Le informazioni generate vengono filtrate da sistemi semantici e da annotatori umani per verificarne plausibilità e tipicità, mentre il modello dedicato COSMO-LM viene aggiornato ogni giorno tramite AWS SageMaker.
All’innegabile approccio innovativo si aggiungono aspetti importanti.
Tecnologia: LLM istruiti specificamente per l’e-commerce
Scalabilità: Gestione di miliardi di interazioni aggiornate quotidianamente
Impatto economico: +0,7% di vendite e +8% di interazione nella navigazione (test USA 2024)
Per Amazon è una rivoluzione infrastrutturale, ma anche per i brand e i seller: l’ottimizzazione non si basa più su keyword, ma su intenzioni.
Per rimanere competitivi, i venditori devono adattare le proprie strategie di content marketing sul Marketplace. Non basta più scrivere per essere trovati — bisogna scrivere per essere compresi.
Best practice per i contenuti su Amazon:
Rivedere la strategia SEO su Amazon
Le keyword restano utili, ma devono essere organiche e contestuali. Costruisci testi basati su cluster semantici e intenzioni di ricerca (“idee regalo per neomamme”, “prodotti per smart working”).
Analizzare i dati comportamentali
Recensioni, domande frequenti e termini di ricerca rivelano come gli utenti formulano le loro esigenze. Usa questi insight per aggiornare titoli e descrizioni.
Creare contenuti guidati dall’intento di ricerca
Ogni scheda prodotto dovrebbe rispondere chiaramente a tre domande: Chi lo userà? In quale contesto? Quale problema risolve?
Ottimizzare le immagini e l’A+ Content
COSMO interpreta anche i segnali visivi. Mostra il prodotto in uso reale, non solo in still life.
Rivedere le strategie pubblicitarie
Anche le campagne sponsorizzate devono orientarsi alle intenzioni: “idee regalo per chi ama cucinare” sarà più efficace di “pentola antiaderente”.
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I consumatori di oggi acquistano in modo sempre più consapevole: pianificano, si informano e valutano attentamente prima di scegliere. Per allinearsi a questo trend — e in vista della stagione degli acquisti natalizi — Google ha annunciato a fine settembre una serie di novità pensate per aiutare i retailer a rispondere alle nuove abitudini di acquisto. Secondo l’azienda, oltre il 60% delle ricerche legate allo shopping su Google è di tipo generico (“idee regalo natalizie”, “outfit per cerimonia”), segno che le persone si affidano al motore di ricerca già nelle fasi iniziali del percorso d’acquisto. Inoltre le ricerche sono sempre più caratterizzate dall’intento conversazionale e sempre più basate su contenuti visivi.
Per questo, Google sta testando e applicando in Beta nuove soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. In Search, dove gli utenti si stanno abituando a chiedere informazioni sempre più complesse, tra le risposte si potranno visualizzare anche annunci pertinenti alla ricerca. Gli utenti potranno così ricevere risposte più contestuali e visualizzare annunci pertinenti, anche all’interno delle nuove campagne AI Max, progettate per comprendere meglio le intenzioni di ricerca e proporre risultati più rilevanti.
Le campagne Demand Gen si evolvono per trasformare l’audience di YouTube in clienti effettivi, con funzioni pensate per generare vendite online, in-app e nei negozi fisici.
Tra le novità anche il Creator Partnerships Hub, che facilita la collaborazione tra brand e creator, e formati pubblicitari YouTube più interattivi e “shoppable”.
Sul fronte della produttività, il nuovo Google Merchant Center integrerà insight predittivi basati su IA, che aiuteranno i rivenditori ad intercettare in modo più efficace la domanda di prodotti.
A livello creativo, Product Studio e Asset Studio si arricchiscono di strumenti generativi che consentono di ottimizzare immagini e video dei prodotti, rendendo più semplice e rapido il processo di produzione dei contenuti. Infine, Google introduce nuove funzionalità dedicate alla fidelizzazione dei clienti: i brand potranno evidenziare prezzi riservati ai membri e vantaggi esclusivi, impostando obiettivi di loyalty nelle campagne Performance Max e Shopping.
Con queste innovazioni, Google punta a supportare i retailer nel creare esperienze più personalizzate e trasformare la stagione delle festività in un momento di crescita e connessione con i clienti.