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12/06/2025Sviluppare Software è come costruire un palazzo: servono progetto, squadra e metodo

Il software moderno è una questione di struttura, non solo di codice
In un mondo dove ogni impresa è (di fatto) anche un’impresa digitale, costruire software non è più solo una questione di “scrivere codice”. È una questione di ingegneria, metodo e visione.

Progettare e realizzare applicazioni, piattaforme e sistemi integrati per aziende che operano nei trasporti, nei servizi, nella produzione, nella distribuzione — e in tanti altri settori — significa affrontare una sfida tecnica e strategica, non una semplice attività operativa.

Eppure, in molte realtà, il software è ancora visto come un insieme di funzioni da sviluppare, magari affidandosi a una singola figura esterna, spesso competente, ma inevitabilmente limitata in termini di scalabilità e continuità. Una soluzione che può funzionare in fase embrionale, ma che raramente è sostenibile nel lungo periodo.

Costruire software è come costruire un edificio: serve un progetto, una squadra
Non basta avere gli strumenti. Serve una visione architettonica, una gestione tecnica ed economica, e soprattutto una squadra: un team di sviluppo con ruoli ben definiti e competenze specifiche.

Chi lavora nel settore lo sa: il codice è solo la parte visibile. Dietro c’è un sistema complesso, articolato, che richiede organizzazione e collaborazione.

Software Architect: l'architetto
Come l’architetto definisce forma, struttura e funzionalità di un edificio, il Software Architect progetta l’architettura dell’applicativo. Decide moduli, flussi, tecnologie e interazioni. Un software senza architettura, come un edificio senza fondamenta, è destinato a diventare fragile, rigido, difficile da evolvere.

DevOps e System Engineer: gli ingegneri strutturali
L’ingegnere strutturale garantisce la stabilità dell’edificio. Nel mondo digitale, questo ruolo è svolto da DevOps e System Engineer: si occupano di infrastrutture, ambienti, sicurezza, continuità operativa. Senza di loro, un’applicazione può anche funzionare... ma resta esposta a rischi di inefficienza, vulnerabilità o downtime.

Project Manager: il coordinatore del cantiere
Il Project Manager raccoglie i requisiti, pianifica le attività, coordina il team e monitora tempi, costi e obiettivi. Come in edilizia, serve una regia. Senza coordinamento, ogni progetto rischia di deragliare. Il software non fa eccezione.

Sviluppatori: i tecnici specializzati
Backend, frontend, fullstack: gli sviluppatori danno forma al progetto riga dopo riga. Sono figure chiave, con competenze tecniche e metodo, ma per costruire bene devono essere inseriti in un sistema coerente, con obiettivi chiari e una visione condivisa.

Test, qualità, collaudo
Nessun edificio viene consegnato senza collaudo. Nel software professionale, il controllo qualità è affidato al QA: test funzionali, di carico, di sicurezza. Valuta la robustezza e la stabilità dell’intero sistema.

Affidarsi ad una software house fa la differenza
Una software house strutturata può gestire in modo integrato ogni fase del progetto: dalla progettazione del software all’implementazione, dalla documentazione alla manutenzione, dalla sicurezza alla governance.  Non si limita a scrivere codice: organizza le competenze, garantisce continuità, adotta standard di qualità, strumenti di controllo versione, etc.Questo approccio permette di costruire soluzioni che durano nel tempo e si adattano ai cambiamenti.

Affidarsi a un team consolidato non significa “spendere di più”: significa investire meglio, riducendo i rischi di blocchi, errori o rifacimenti. Significa avere una roadmap tecnologica, non solo uno strumento da far funzionare.Il futuro delle imprese — in ogni settore — passa attraverso il software. E il software moderno non può più essere improvvisato.

Come un edificio ben costruito, un software progettato e realizzato da un team qualificato cresce con l’organizzazione, resiste al tempo, si adatta all’evoluzione dei processi e crea valore.Non si tratta solo di scrivere codice. Si tratta di costruire qualcosa che regga nel tempo. E questo, oggi più che mai, richiede metodo, esperienza e gioco di squadra.

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12/06/2025Incentivi Intelligenza Artificiale per PMI: nuove opportunità di crescita

L’intelligenza Artificiale è ormai una realtà che ha ridefinito il panorama competitivo digitale. Oggi questa tecnologia non è più riservata alle grandi aziende ma è diventata una vera e propria necessità strategica anche per le PMI.
Per questo motivo, il Governo italiano ha introdotto nuove misure di incentivo destinate alle PMI per accelerare transizione e per ottimizzare la produzione, migliorare la competitività e offrire servizi più personalizzati.

Il nuovo disegno di legge: un supporto concreto per la trasformazione digitale

Il Disegno di Legge n. 494, presentato al Senato il 15 maggio 2025, punta a facilitare l’ingresso delle PMI italiane nel mondo dell’intelligenza artificiale, con particolare attenzione alle applicazioni generative, predittive, alla protezione dei dati tramite strumenti cybersecurity e all’automazione dei processi.

Queste nuove misure mirano ad aiutare le imprese a colmare il divario tecnologico con i competitor internazionali e ad affrontare con successo le sfide della digitalizzazione. L’obiettivo è chiaro: mettere l’IA al servizio delle PMI per migliorare l’efficienza, rafforzare la sicurezza informatica, potenziare le capacità di analisi dei dati e offrire esperienze sempre più personalizzate ai clienti.

A chi si rivolgono gli incentivi

Gli incentivi sono rivolti alle PMI che hanno la sede operativa in Italia ed operano nei settori della logistica, del manufatturiero, della sanità, dell’agroalimentare e del turismo.
Potranno beneficiare di questi incentivi le PMI che non hanno ancora investito in modo significativo nell’intelligenza artificiale oppure che vogliono potenziare l’uso di questa tecnologia nei loro processi.

Investimenti agevolati

Le PMI potranno accedere ai contributi per diverse tipologie di intervento

  • Acquisto e sviluppo software basati su IA (inclusi strumenti di IA generativa)
  • Servizi di consulenza e supporto tecnico specializzato
  • Progetti pilota per testare soluzioni innovative
  • Formazione specifica per il personale all’uso delle tecnologie IA
  • Strumenti per la cybersecurity e la protezione dei dati aziendali

Particolare attenzione è rivolta ai progetti che generano un impatto positivo sulla sostenibilità ambientale e sull’efficienza energetica: per queste iniziative sono previsti bonus aggiuntivi.

Tipologie di agevolazione previste

Il pacchetto di incentivi include:

  • Contributi a fondo perduto fino al 50% della spesa sostenuta (massimo 200.000 euro per impresa)
  • Crediti d’imposta fino al 20% per investimenti in soluzioni di IA
  • Finanziamenti per la formazione fino a 10.000 euro
  • Premialità extra (fino al 10%) per progetti con benefici ambientali o di risparmio energetico

Tempistiche e modalità

Le modalità attuative e le tempistiche saranno definite da un decreto interministeriale in fase di approvazione. La gestione dei fondi sarà coordinata con i piani nazionali per l’innovazione digitale e potrà includere risorse europee a supporto.

Perché è un’opportunità da cogliere

Per le PMI, questi incentivi rappresentano molto di più di un semplice contributo economico: sono una reale opportunità per evolversi e crescere nel mercato digitale. Investire oggi nell’intelligenza artificiale significa avviare un percorso di innovazione che rende le imprese più competitive, più sicure e più sostenibili. Un’occasione concreta per affrontare il futuro con strumenti all’avanguardia.

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12/06/2025La formazione del team: la nostra leva strategica per l'innovazione

Crescere ogni giorno: formazione continua per un team in evoluzione

In Intempra.com, il valore umano è il punto di partenza. Crediamo che le persone siano la risorsa più importante per costruire il futuro digitale. Per questo investiamo costantemente nella loro crescita, favorendo un ambiente di lavoro stimolante, dove ognuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Uno dei pilastri di questo impegno è la formazione continua.

Formazione interna: un programma su misura

Da oltre tre anni, il nostro Chief Technology Officer coordina un programma di formazione interna rivolto al reparto IT. Si tratta di un percorso strutturato e dinamico, che prevede corsi a cadenza bisettimanale, con contenuti differenziati: più avanzati per i nostri sviluppatori, più introduttivi per gli stagisti.

Il nostro CTO è un esploratore appassionato dell’innovazione: individua le tecnologie emergenti, le testa personalmente e seleziona solo quelle che offrono un reale valore pratico. Ogni nuova tecnologia introdotta è attuale, concreta, applicabile: nulla è lasciato al caso, nulla è superato.

Un metodo flessibile e accessibile

Le sessioni si svolgono online, su Microsoft Teams, e durano circa un’ora e mezza. Vengono sempre registrate e rese disponibili per la visione asincrona, permettendo a tutti di apprendere con i propri tempi. I concetti appresi vengono subito messi in pratica nei progetti reali: un approccio "learning by doing" che rende la formazione subito efficace e tangibile.

Grazie a questo metodo, ogni sviluppatore può approfondire le competenze in autonomia e confrontarsi poi con il team e il CTO per chiarire dubbi, esplorare casi pratici o condividere spunti.

Strumenti esterni, orizzonti più ampi

Accanto alla formazione interna, affianchiamo strumenti di aggiornamento esterni e risorse altamente qualificate. In particolare, abbiamo scelto di investire in un abbonamento annuale alla piattaforma e-learning Dometrain, dove esperti riconosciuti a livello internazionale offrono corsi aggiornati sulle tecnologie più recenti.

All’interno del programma di formazione e aggiornamento, vengono selezionati da questa piattaforma specifici moduli o video da approfondire, in funzione delle esigenze del team e dei progetti in corso. In questo modo garantiamo un apprendimento mirato, concreto e sempre coerente con gli obiettivi aziendali.

Crescita professionale, benessere reale

In Intempra.com, formazione e benessere camminano insieme. Crediamo che solo attraverso l’apprendimento continuo si possa alimentare la motivazione, valorizzare le persone e costruire davvero un futuro digitale condiviso.

Perché il progresso tecnologico ha valore solo quando cresce con le persone, per le persone.

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10/06/2025Intempra.com si unisce al Consorzio OIERRE: sinergie concrete per innovare insieme il mondo ICT

Intempra.com ha ufficializzato il proprio ingresso nel Consorzio OIERRE – Officine Informatiche Riunite, una rete di imprese di eccellenza nel panorama ICT italiano, nata per promuovere la condivisione di competenze, processi e servizi in un’ottica di crescita collaborativa e visione condivisa.

In occasione dell’Assemblea Generale del Consorzio tenutasi lo scorso 23 maggio, Intempra ha partecipato con il proprio management:

  • Paolo Barracano, CEO di Intempra
  • Luigi Barracano, CIO
  • Alessandro Turi, CMO

Un momento di confronto autentico tra imprese e professionisti, durante il quale Paolo Barracano ha presentato ufficialmente l’azienda e la sua mission. L’interesse suscitato è stato immediato: già dal secondo giorno del meeting sono stati avviati tavoli di lavoro operativi, aprendo dialoghi strategici con diverse aziende del consorzio.

Un ecosistema che crea valore

Il Consorzio OIERRE rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama ICT, capace di trasformare le relazioni in leve di sviluppo. L’adesione di Intempra nasce da una piena condivisione di valori:

  • professionalità e competenza nel settore
  • etica del lavoro
  • approccio collaborativo
  • visione evoluta dell’impresa
  • attenzione costante all’innovazione e alla qualità dei servizi.

Non vince chi è più grande, ma chi è più connesso

Il mercato sta cambiando. E oggi, più che mai, la capacità di costruire alleanze è un fattore chiave. OIERRE incarna questa filosofia, e Intempra ha scelto di farne parte per continuare a offrire soluzioni digitali solide, scalabili e condivise, integrando esperienze e tecnologie con altri attori del settore.

Un messaggio ai nostri clienti e partner

L’ingresso in OIERRE non è un semplice traguardo, ma il riconoscimento di un percorso. Il consorzio seleziona con attenzione i propri membri, e farne parte significa essere stati riconosciuti come interlocutori credibili, competenti e allineati a una visione d’impresa evoluta.

Per chi ha scelto Intempra come partner per l’innovazione, si tratta di un segnale forte di continuità, crescita e consolidamento. Un passo che rafforza la nostra capacità di rispondere in modo sempre più strutturato e strategico alle esigenze del mercato, all’interno di un ecosistema selezionato che punta all’eccellenza condivisa.

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30/05/2025In Intempra, il futuro digitale lo costruiamo insieme alle persone

Un cambiamento che parte dalle persone

Il mondo dell’informatica e della tecnologia evolve ogni giorno, e con esso si trasformano anche i nostri servizi, le nostre modalità operative e i nostri processi di lavoro. Nell’ultimo anno, Intempra ha attraversato un percorso di profonda trasformazione aziendale, non solo dal punto di vista organizzativo, ma soprattutto umano.

In Intempra, il futuro digitale si costruisce con le persone, per le persone. È per questo che, nel pieno di questo cambiamento, abbiamo scelto di mettere al centro non i processi o i prodotti, ma le persone che ogni giorno rendono possibile tutto questo: il nostro team.

Ascoltare per evolvere

Per dare davvero voce ai nostri collaboratori, il reparto HR ha intrapreso un’attività strutturata di ascolto interno, attraverso questionari e colloqui individuali. Un dialogo sincero, volto a raccogliere desideri, aspirazioni, ma anche difficoltà e bisogni. Da questo confronto è emersa una fotografia autentica del nostro team e, insieme, una direzione chiara per il futuro.

Questa fase di ascolto ha ispirato un profondo rinnovamento interno, portando chiarezza, definizione e una rinnovata motivazione. Abbiamo riformulato l’organigramma aziendale, ridefinito ruoli e responsabilità, e aggiornato i nostri processi per renderli più coerenti con le persone che li vivono ogni giorno.

Una giornata per ritrovarsi

Il 13 marzo di quest’anno ci siamo fermati. Abbiamo messo in pausa attività e scadenze, e ci siamo ritrovati tutti insieme in una sala di MeetingroomBari per una giornata interamente dedicata a noi stessi. È stato un momento intenso e partecipato, di condivisione, confronto e consapevolezza.

Abbiamo ripercorso la strada compiuta, con particolare attenzione all’ultimo anno. Abbiamo presentato i risultati del lavoro svolto dal reparto HR, condiviso il nuovo assetto organizzativo e le linee guida che ci accompagneranno in questa nuova fase. Ma soprattutto, abbiamo ascoltato: ogni persona ha avuto l’opportunità di esprimersi, portare il proprio punto di vista, i propri dubbi, le proprie idee.

È stata una giornata di team building e co-costruzione, ma anche e soprattutto un momento di riconnessione e condivisione, in cui abbiamo riscoperto il valore del nostro gruppo. Ne siamo usciti con maggiore chiarezza, motivazione e una rinnovata identità condivisa.

L’inizio di una nuova fase

Il 13 marzo non è stata la conclusione di un percorso. È stato l’inizio di una nuova fase, in cui Intempra sceglie di crescere insieme alle sue persone, con maggiore consapevolezza e unità.
Oggi, a distanza di tre mesi, continuiamo a camminare insieme lungo questa nuova direzione. Con la convinzione – più forte che mai – che la tecnologia abbia valore solo quando nasce e cresce con le persone, per le persone.

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21/01/2025Come vendere prodotti sostenibili su Amazon e aumentare le vendite

La domanda di prodotti Green su Amazon

I consumatori italiani sono sempre più orientati verso acquisti sostenibili. Una ricerca di OnePoll per Amazon rivela che il 76% degli italiani preferisce prodotti green, sia giovani che adulti. La domanda si concentra su articoli con efficienza energetica, componenti riciclate o processi di fabbricazione sostenibili. Questa tendenza rende Amazon una piattaforma chiave per i venditori di prodotti eco-friendly.

Amazon e la sostenibilità

L'impegno di Amazon per il pianeta si concentra nell'iniziativa Climate Pledge, un impegno sottoscritto per affrontare la crisi climatica e promuovere la decarbonizzazione. Climate Pledge, creata in collaborazione con Global Optimism, ha già coinvolto oltre 541 aziende globali con l'obiettivo di raggiungere le zero emissioni di carbonio entro il 2040, anticipando di 10 anni l'Accordo di Parigi.

Il programma Climate Pledge Friendly

Il programma Climate Pledge Friendly di Amazon, nato sulla scorta dell'omonima iniziativa, aiuta i venditori Amazon a mettere in evidenza prodotti sostenibili sul marketplace e orienta gli acquisti dei consumatori verso scelte più consapevoli. I prodotti idonei sono contrassegnati da un'etichetta di sostenibilità, che facilita i clienti nella scelta di articoli a basso impatto ambientale. Per partecipare, i prodotti devono avere almeno una certificazione di sostenibilità riconosciuta.

Quali prodotti possono ottenere il badge di sostenibilità

I prodotti inclusi nel programma devono possedere almeno una certificazione di sostenibilità rilasciata da enti riconosciuti. Oggi il programma comprende oltre 1,4 milioni di prodotti di categorie diverse come cibo e bevande, abbigliamento, elettronica, bellezza e igiene personale. Sono escluse dal programma alcune categorie di prodotti comea ad esempio : Aerosol, Libri, Pellicce, utensili a gas, compost, Articoli per sigarette elettroniche e fumatori, Acqua in bottiglia in plastica, cialde monouso, prodotti con Etichetta energetica UE pari o inferiore a D , etc

Ogni prodotto idoneo è identificato dal logo Climate Pledge Friendly (CPF), l’etichetta è visibile durante tutta l’esperienza d’acquisto: dalla ricerca fino alla pagina di dettaglio. Il badge include informazioni sulle caratteristiche di sostenibilità per aiutare i consumatori a fare scelte più consapevoli. Amazon supporta questi prodotti con pagine dedicate, sponsorizzazioni ed eventi promozionali per incentivarne la vendita.

Le certificazioni per aderire al Programma Climate Pledge friendly Amazon

Per qualificarsi al programma Climate Pledge Friendly, i prodotti devono possedere Certificazioni sviluppate da Amazon come Compact by Design: per prodotti con imballaggi ottimizzati che riducono aria e acqua, rendendo il trasporto più efficiente e Pre-Owned Certified che riguarda articoli ricondizionati o usati. Plant-Based Fiber Blended invece concerne prodotti con con almeno il 50% di contenuto vegetale certificato e numero inferiore di sostanze chimiche nocive.

Per quanto riguarda Le Certificazioni di terze parti (3P), ad oggi sul Marketplace se ne contano oltre 50 nella pagina dedicata.Sono rilasciate da organizzazioni non profit, agenzie governative o laboratori indipendenti., tra queste: Fairtrade international, Oekotex, Aiab. L’adesione al programma è gratuita e non comporta costi per i venditori.

I Vantaggi di vendere prodotti sostenibili su Amazon

Partecipare al programma Climate Pledge Friendly offre numerosi benefici. I prodotti godono di una maggiore visibilità nei risultati di ricerca e si avvantaggiano di pacchetti pubblicitari e funzioni Amazon Business che incrementano le visualizzazioni della pagina prodotto. Offrire prodotti sostenibili migliora l’immagine del marchio e contribuisce alla sua crescita a lungo termine. Gli studi condotti da Amazon sull’argomento mostrano che entro un anno dall'iscrizione al programma Climate Pledge Friendly, le vendite aumentano almeno del 12%. Nel 2023, ben 37,6 milioni di clienti hanno preferito un prodotto Climate Pledge Friendly a uno tradizionale, con un aumento del 42% rispetto al 2022. Per i venditori, è il momento ideale per aderire valorizzando i propri prodotti green e contribuire a un futuro più sostenibile.

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21/01/2025L'Intelligenza Artificiale avanza: la digitalizzazione delle imprese italiane secondo i dati ISTAT

La digitalizzazione delle imprese italiane ha registrato dei progressi significativi nel 2024, con un aumento marcato dell’adozione di tecnologie avanzate, in particolare l’intelligenza artificiale (AI). Il recente rapporto dell’Istat, “Imprese ICT 2024”, fornisce un quadro dettagliato di questa evoluzione, evidenziando progressi, divari e future tendenze.
Secondo i dati Istat l’utilizzo nelle imprese con almeno 10 addetti dell’AI è cresciuto dal 5% (2023) all’8,2% (2024), con un notevole incremento del 71% in termini assoluti. Questo dato, sebbene in crescita, posiziona l’Italia ancora al di sotto della media UE (13,5%).

CRESCITA DIGITALE E SICUREZZA INFORMATICA

Negli ultimi dieci anni, le piccole e medie imprese (PMI) italiane hanno triplicato il loro fatturato online, passando dal 4,8% al 14%. Nonostante questo progresso, persistono differenze notevoli rispetto alle grandi aziende. Ad esempio, tra le aziende con almeno 10 addetti, solo il 32,2% dichiara di utilizza almeno 7 delle 11 misure di sicurezza informatica analizzate, un dato inferiore rispetto al 38,5% della media UE. Tuttavia, è diminuito il numero di attacchi informatici gravi subiti dalle imprese di maggiori dimensioni, segno di una crescente attenzione alla protezione digitale.

DIVARIO TRA PMI E GRANDI IMPRESE

Nonostante i progressi, persiste un divario significativo tra le piccole e medie imprese (PMI) e le grandi aziende. Le PMI mostrano ancora difficoltà nell’adottare pienamente le tecnologie digitali, soprattutto per quanta riguarda la presenza di specialisti IT, l’organizzazione di corsi di formazione informatica (16,9% per le PMI contro il 67% delle grandi aziende), l’utilizzo di strumenti complessi come quelli per le riunioni a distanza (47,3% rispetto al 96,3%) e l’adozione di tecnologie di Intelligenza Artificiale con una distanza di circa 25 punti di percentuale.

Sul fronte della connettività, si registra un aumento dell’adozione della banda larga: 88,8% delle imprese con almeno 10 addetti, utilizza la banda larga fissa di almeno 30 Mbit/s, ma solo il 18,1% delle PMI utilizza connessioni a 1 Gbps contro il 35,9% delle grandi aziende. In aumento, dal 73,2% per il 2022 al 76,9%, il numero di PMI (con almeno 10 addetti) che accedono da remoto alla posta, documenti e software aziendali.

Il Digital Intensity Index evidenzia ulteriormente il divario tra PMI e grandi imprese: solo il 26,2% delle PMI raggiunge livelli “almeno alti” di digitalizzazione, contro l’83,1% delle grandi imprese (composte da oltre 250 addetti). Il 70,2% delle PMI si ferma a un livello base (almeno 4 attività digitali su 12), mentre le grandi imprese raggiungono il livello base nel 97,8% dei casi.

L’ASCESA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICAILE: UN MOTORE PER L’INNOVAZIONE

Nel 2024, quasi la metà delle aziende che adottano l’AI ha sperimentato tecnologie innovative come l‘AI generativa. Nelle imprese con almeno 10 addetti la quota è aumentata all’8,2%, le medie imprese con 50-99 addetti hanno raggiunto il 14,0% mentre le grandi imprese sono arrivate al 32,5% (da 24,1% nel 2023).

Le tecnologie più utilizzate includono l’estrazione di informazioni da documenti (54,4%), l’AI generativa per il linguaggio scritto e parlato (45,3%) e il riconoscimento vocale che trasforma il linguaggio parlato in formati (39,9%).
Le grandi imprese mostrano più interesse verso l’AI come il machine learning e l’analisi dei testi. Mentre la tecnologia più utilizzata dalle PMI, è l’AI generativa per la creazione del linguaggio scritto, utile per automatizzare i processi, migliorare la comunicazione e personalizzare i contenuti.

I settori che trainano questa crescita sono principalmente legati all’informatica (36,7%), alle telecomunicazioni (27,6%) e alla produzione di contenuti audiovisivi (28,3%).
Mentre le aree aziendali che beneficiano maggiormente dell’IA sono il marketing e vendite (35,7%), organizzazione dei processi amministrative (28,2%) e ricerca e viluppo (24,6%).

INVESTIMENTI FUTURI E DIGITALIZZAZIONE

Cresce, dunque, una maggiore consapevolezza sull’importanza del digitale tra le imprese italiane.
tra il 2021 e il 2024, il 52,6% delle imprese con almeno 10 addetti ha investito in 1-4 ambiti digitali, contro il 51,9% delle grandi imprese che ha investito in 4-7 aree.

Per il 2025-2026, il 38% delle PMI e il 50,3% delle grandi aziende dichiarano di voler investire rispettivamente nel digitale e in 6-9 aree. Le aree di maggiore interesse sono sicurezza informatica, social media, formazione informatica e cloud computing.

L’AI si conferma un investimento chiave per chi già la utilizza (70,3%). Sebbene l’obiettivo del programma “Bussola digitale 2030”, ovvero di raggiungere il livello base di digitalizzazione del 90% delle PMI entro il 2030, sia ambizioso, il trend è positivo.
In 10 anni, il fatturato online delle PMI è salito dal 4,8 al 14%, ma la formazione informatica interna resta limitata (16,9% delle PMI vs. 67% delle grandi imprese).

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07/01/2025Transazioni Digitali: nel 2025 upgrade di tecnologia e sicurezza


Con l'aumento delle transazioni digitali,  che rappresentano ormai la  modalità di pagamento di gran lunga preferita dai consumatori, il 2025 si preannuncia come un anno di significativa evoluzione per la sicurezza, la flessibilità e le performance dei sistemi di pagamento digitali.

Questo cambiamento sarà alimentato da tecnologie innovative e dall'ampio utilizzo dell'intelligenza artificiale. Il colosso Visa ha identificato le principali tendenze che caratterizzeranno i pagamenti nel nuovo anno.

Dai dati biometrici che stanno gradualmente sostituendo pin, password e domande di sicurezza, ai pagamenti transfrontalieri sui quali la sta incidendo profondamene la globalizzazione.

Ecco alcune delle tendenze più rilevanti.


  • Intelligenza artificiale e sicurezza

    L'IA svolgerà un ruolo cruciale nella prevenzione e nel contrasto delle frodi in tempo reale nel settore dei pagamenti grazie ad algoritmi di deep learning sempre più.
  • Evoluzione delle forme di autenticazione

    L'autenticazione si evolverà sempre più verso l'uso di dati biometrici, come il riconoscimento facciale e le impronte digitali. Questi sistemi garantiranno maggiore sicurezza e praticità ai consumatori.
  • Semplificazione dei pagamenti Account-to-Account (A2A)

    Grazie allo sviluppo di sistemi "pay by bank", i pagamenti tra clienti ed esercenti diventeranno sempre più semplici e veloci.
  • Sviluppo dei pagamenti in tempo Reale (RTP)

    I pagamenti in tempo reale si svilupperanno a livello globale, richiedendo maggiore collaborazione tra governi e imprese private, e offrendo maggiori tutele per il consumatore. In Europa, il sistema SEPA di trasferimento istantaneo dei crediti verrà ampliato, semplificando le transazioni istantanee.
  • Crescita dei Movimenti transfrontalieri di denaro

    Tradizionalmente gestiti dagli istituti bancari con procedure lente e complesse, i movimenti di denaro transfrontalieri beneficeranno delle reti di pagamento in tempo reale se si punterà a reti RTP globali interoperabili, con meccanismi per elaborare pagamenti in più valute.
  • Impatto sugli e-Commerce

    Con pagamenti digitali più sicuri e veloci, anche le piattaforme online potranno offrire un'esperienza di acquisto più fluida e affidabile, aumentando la fiducia dei consumatori. L'utilizzo dell'IA e dei dati biometrici non solo migliorerà la sicurezza, ma permetterà anche una personalizzazione più precisa dell'esperienza di pagamento, rendendo gli acquisti online più intuitivi e user-friendly. Questo porterà a un incremento delle vendite e a una maggiore fidelizzazione dei dei clienti, consolidando ulteriormente la crescita del commercio elettronico

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03/01/2025Content Marketing Interattivo: strategie per aumentare l'engagement


Il marketing interattivo è un approccio innovativo che trasforma la comunicazione tra brand e consumatori in un dialogo attivo a bidirezionale. A differenza del marketing tradizionale, che si limitava a trasmettere messaggi in una sola direzione, questa strategia invita il pubblico a partecipare e a interagire con il marchio.

Grazie all’uso di video, social media, giochi, sondaggi, e-mail e blog, il marketing interattivo crea esperienze coinvolgenti e memorabili. L’obiettivo è offrire un valore aggiunto che va oltre l’acquisto, rendendo i consumatori parte integrante della narrazione del brand. Questa partecipazione può tradursi in un’opinione condivisa, un momento educativo o persino un’esperienza ludica, a seconda degli obiettivi e dei canali utilizzati.

Integrare il content marketing interattivo nei tuoi progetti può migliorare significativamente l'engagement degli utenti e la qualità delle interazioni con il tuo brand. Ecco alcuni suggerimenti pratici su come farlo:

 

Tipologie di contenuti interattivi

Valutazioni e quiz
Coinvolgi gli utenti con quiz e sondaggi per raccogliere dati sulle loro preferenze. Questi strumenti possono essere utilizzati per educare il pubblico sui tuoi prodotti o servizi in modo divertente e coinvolgente.

Infografiche interattive
Crea infografiche dinamiche che offrono informazioni visive e consentono agli utenti di esplorare i dati in modo più approfondito, ad esempio attraverso pop-up informativi o link a pagine correlate.

Calcolatori e configuratori
Offri strumenti che permettano agli utenti di personalizzare le offerte in base alle loro esigenze. Questo non solo migliora l'esperienza utente, ma fornisce anche dati preziosi su quali caratteristiche siano più ricercate.

Giochi e contest
Organizza giochi o contest che incentivano la partecipazione attiva. Queste attività possono aumentare la visibilità del tuo brand e incoraggiare la condivisione sui social media, ampliando la tua audience

Creazione di contenuti interattivi

Raccogliere dati sui clienti
Inizia a raccogliere informazioni sui tuoi utenti per capire cosa desiderano. Utilizza ricerche qualitative per adattare i tuoi contenuti interattivi alle loro preferenze e necessità.

Stimolare la partecipazione
Chiedi feedback ai tuoi lettori su argomenti di interesse prima di sviluppare i contenuti. Coinvolgere il pubblico nella creazione dei contenuti può rendere l'esperienza più significativa e personalizzata.

Promozione dei contenuti interattivi

Utilizzare i social media
Promuovi i tuoi contenuti interattivi attraverso i social media, dove gli utenti sono più propensi a condividere esperienze divertenti e coinvolgenti. Utilizza le storie, i post interattivi e le dirette per massimizzare l'engagement.

Call-to-action efficaci
Integra call-to-action (CTA) strategiche nei tuoi contenuti interattivi per guidare gli utenti verso azioni specifiche, come iscriversi a una newsletter o richiedere un preventivo.

Monitoraggio e ottimizzazione

Analisi dei risultati
Monitora le performance dei tuoi contenuti interattivi attraverso strumenti analitici per capire quali tipologie funzionano meglio. Questo ti consentirà di ottimizzare continuamente la tua strategia di content marketing.

Implementando queste strategie, potrai non solo aumentare l'engagement degli utenti, ma anche migliorare la tua capacità di generare lead e fidelizzare i clienti nel lungo termine.

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31/12/2024Marketing trend del B2B nel 2025: trasformazione e opportunità

Il panorama del B2B sta attraversando una trasformazione profonda, spinta da innovazioni tecnologiche, cambiamenti nelle abitudini e aspettative dei clienti e nuove sfide globali.

Tra le tendenze emergenti si fanno strada l’intelligenza artificiale, la digitalizzazione avanzata, la sostenibilità e l’importanza della personalizzazione per migliorare l’esperienza cliente. Questi sviluppi stanno già ridefinendo le regole del gioco, aprendo nuove opportunità e ponendo sfide che richiedono strategie innovative e flessibilità, per trasformare questi trend in leve per la crescita e il successo

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: PERSONALIZZAZIONE E OTTIMIZZAZIONE

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la misurazione e l’efficacia delle campagne B2B, superando i limiti delle metriche tradizionali, spesso inadeguate per gestire strategie complesse e multi-canale. Grazie alla capacità di analizzare grandi volumi di dati in tempo reale, l’AI offre una visione precisa dei risultati ottenuti e quelli potenziali, permettendo alle aziende di ottimizzare le campagne e adattarle al volo, se necessario.

L’AI, inoltre, consente una personalizzazione più mirata, comprendendo i bisogni dei clienti, anticipando le tendenze e adeguando messaggi. Entro il 2025, la sua integrazione si spingerà oltre: dai chatbot operativi 24/7 alle automazioni avanzate e alla generazione di contenuti tramite GenAI. Attraverso l’approccio iper-personalizzato, questi strumenti non solo ottimizzano i processi, ma diventano imprescindibili per ottenere la fiducia, stimolare il coinvolgimento e mantenere un vantaggio competitivo nel mercato.

L’E-COMMERCE: LA LEVA PER UN VANTAGGIO COMPETITIVO

L’e-commerce nel settore B2B si prospetta un elemento chiave per il 2025, sia per ottimizzare i processi interni che per soddisfare le esigenze dei clienti. Nonostante una chiara preferenza degli acquirenti per gli acquisti online, le attuali piattaforme presentano diverse criticità che offrono esperienze poco soddisfacenti sia ai venditori che ai clienti stessi.

Questa discrepanza tra una forte domanda e l’offerta poco performante, rappresenta un’opportunità per le aziende B2B: investire in piattaforme e-commerce efficienti e user-friendly può diventare un fattore differenziante cruciale per attrarre nuovi clienti e rafforzare la fiducia di quelli esistenti. Un vantaggio competitivo decisivo che consente di offrire un’esperienza di acquisto superiore e rispondere alle esigenze di affidabilità, efficienza e velocità che il mercato richiede. L’obiettivo principale diventa, quindi, superare le attuali lacune delle piattaforme per capitalizzare al massimo la crescente digitalizzazione del commercio B2B.

SOSTENIBILITA’: LA STRATEGIA VINCENTE NEL LUNGO PERIODO

Nel 2025, la sostenibilità non sarà un mero adempimento, ma un fattore competitivo cruciale per le aziende B2B, non solo per ridurre i rischi legati all’ambiente e alla reputazione, ma anche per migliorare l’efficienza operativa e cogliere nuove opportunità di mercato. La crescente domanda di sostenibilità, spinta sia dalle normative che dai consumatori, obbliga i fornitori a garantire maggiore trasparenza nella supply chain, fornendo informazioni chiare e precise sull’origine, produzione e percorso di ogni prodotto lungo la tutta la filiera.

Integrare le pratiche sostenibili consentirà alle aziende di rafforzare la propria immagine, abbattere i costi e di accedere a nuovi segmenti di mercato creando valore a lungo termine. Per rendere tali pratiche parte integrante della strategia, le aziende devo analizzare l’impatto delle loro operazioni e coinvolgere tutti gli attori, dai dipendenti ai fornitori. Comunicare in modo trasparente i progressi verso obiettivi sostenibili sarà fondamentale per costruire fiducia e rafforzare la propria posizione nel mercato.

VIDEO: IL FORMATO CHE CATTURA, CONVERTE E FIDELIZZA

Il formato video, anche per il 2025, si conferma protagonista indiscusso nel panorama digitale, plasmando le SERP e ridefinendo le strategie di marketing. L’eco del successo di TikTok ha amplificato il fenomeno dei video brevi, tanto che Google sta sperimentano una nuova sezione, “short videos”, per i dispositivi mobili, che permette agli utenti di trovare video brevi che provengono da TikTok, Instagram Reels e YouTube Shorts. Tuttavia, questa tendenza non decreta la fine dei contenuti long form.

I video short catturano l’attenzione ma sono quelli lunghi a generare le conversioni e costruire relazioni durature con il pubblico. Più memorabili, i contenuti long form sono fondamentali per coinvolgere e fidelizzare. Il video, versatile e adatto a diverse piattaforme, comunica il valore del brand e crea fiducia, elementi chiave nel B2B. Molti marketer lo considerano il formato più efficace, soprattutto per i buyer giovani. L’intelligenza artificiale ne amplifica l’efficacia, semplificando la produzione e personalizzando le esperienze, confermandolo come strumento essenziale per il marketing moderno.

SEARCH EVERYWHERE OPTIMIZAZTION: LA RICERCA MULTICANALE

Nel 2025, le abitudini di ricerca degli utenti continueranno a trasformare le strategie di marketing B2B. Con 1 utente su 4 che utilizza principalmente i social media per cercare informazioni e prodotti, i brand dovranno ampliare il loro raggio d’azione oltre Google, adattandosi a un ecosistema frammentato. Piattaforme come TikTok, Instagram e Pinterest stanno emergendo come veri e propri motori di ricerca, mentre Amazon resta un punto di partenza cruciale per lo shopping.

In questo contesto, strumenti come ChatGPT guadagnano terreno, ridefinendo il panorama della ricerca. Tuttavia, nonostante questi cambiamenti, Google mantiene la sua posizione dominante di ricerche al giorno. Per i marketer B2B, il futuro richiede un approccio multicanale strategico, che sappia bilanciare la presenza su diverse piattaforme e affrontare le sfide dell’attribuzione, costruendo un percorso di acquisto fluido e ottimizzato.

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30/12/2024Mondo IA: la corsa al primato tra i giganti tech

La corsa all'intelligenza artificiale è più accesa che mai. Giganti come Google, OpenAI e Meta si sfidano a colpi di algoritmi e innovazioni per conquistare la supremazia in un mercato in continua evoluzione. Sundar Pichai, CEO di Google, si prepara ad affrontare le sfide di un 2025 decisamente competitivo. A settembre scorso una storica sentenza americana ha imposto al colosso di scindersi in più società per limitarne l'indiscusso monopolio e Google sta rispondende con una controposta per evitare il frazionamento.

Nel frattempo Google sta lavorando per difendere il suo primato nella ricerca web con  cambiamenti e innovazione delle tecnologie AI. In particolare Google sta rioriganizzando la ricerca in modalità "AI" e proseguendo nell'opera di promozione del modello Gemini, nella strenua convinzione che la sua capacità di innovazione superi quella di OpenAI e di Microsoft.

Tuttavia anche OpenAi ha in serbo grandi novità e si appresta al lancio in gennaio del suo nuovo modello O3 e O3 mini, in sostituzione di O1, per ora in uso solo ad un gruppo ristretto di tester. Una decisione che riflette un approccio prudente e trasparente nel clima di crescente attenzione al pericolo di uno sviluppo incontrollato dei modelli di IA. In merito al nuovo modello, non si tratta solo di un'aggiornamento del modello ma di un'evoluzione significativa, sopratutto nel ragionamento e nella capacità di svolgere attività complesse. Il tutto con un impiego di tempo maggiore che consente al chatbot di riflettere e fornire agli utenti risposte sempre più accurate. Evidenti sono miglioramenti nelle competenze matematiche, scienza e programmazione.

Nel frattempo Mark Zuckerberg ha da poco espresso su Threads la sua soddisfazione per Meta Ai che ha raggiunto i 600 milioni di utenti mensili. Anche meta ha da poco rilasciato il modello linguistico Llama 3.3 70b, update del precedente Llama 3.1 405b. Sembra inoltre che il social network introdurrà utenti realizzati con l'intelligenza artificiale per incrementare il coinvolgimento degli iscritti, come dichiarato al Financial Times da Connor Hayes, vicepresidente del prodotto per l'AI generativa di Meta.

Altro grande competitor dei big come Google e OpenAI è Perplexity AI, un chatbot capace di esplorare il web in tempo reale e supportare le ricerche online degli utenti con dati sempre aggiornati e citando le fonti. Si tratta di un vero e proprio motore di ricerca conversazionale basato sull'intelligenza artificiale. Sebbene il numero di utenti non sia paragonabile a quello di Google, la capacità di innovazione di questa startup e la sua abilità di attrarre investimenti promettono una competizione agguerrita.

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05/12/2024Aggiornamento dell'algoritmo Google: focus sull'abuso di reputazione del sito web

Proseguendo nella sua offensiva contro lo spam e le pratiche di manipolazione della Serp, a novembre Google ha lanciato un nuovo aggiornamento dell’algoritmo. L’obiettivo è contrastare “l’abuso di Reputazione del sito” ovvero tutte quelle pratiche che includono la pubblicazione di pagine di terze parti su un dominio come ad esempio pagine pubblicitarie e di partner. In breve si tratta di tutti quei contenuti esterni che non sono coerenti con lo scopo principale del sito.

Di fatto una pratica diffusa che mira a sfruttare l’autorevolezza del sito ospitante per migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca. Ad essere penalizzate dovrebbero essere principalmente quelle pagine pubblicate con lo scopo di manipolare i risultati in Serp,  a prescindere dalla supervisione o da un coinvolgimento del sito proprietario, ad esempio un sito di sport che ospita una pagina scritta da una terza parte su "recensioni di integratori per l'allenamento". Tuttavia è evidente che la nuova policy sia diretta a scavare a fondo nel web, inserendosi nel più ampio impegno di Google nel combattere lo spam e mostrare agli utenti contenuti utili, autentici. Un impegno che si è concretizzato nei vari update di Google avviati durante il 2024 con l’intento di migliorare i risultati di ricerca.

Nell’aggiornamento in questione Google specifica che la valutazione sul contenuto illecito comprende numerosi fattori e che oltre all’abuso di reputazione, dispone di sistemi per verificare se la sezione esterna in questione sia molto diversa o indipendente dal sito host. Trattando queste pagine come se fossero siti indipendenti, garantisce così condizioni di competizione più equa nella corsa al posizionamento sul web. Gli esperti Seo, divisi sull’argomento fanno notare che sono già attive penalizzazioni per molti siti web che usano sottodomini con lo scopo di ospitare contenuti sponsorizzati e siti che ospitano affiliazioni, pur non configurandosi la pratica illecita.

Il motore di ricerca dal canto suo ha chiarito che i siti ospitanti devono procedere all’esclusione dall’indicizzazione di queste pagine con i consueti mezzi. Spostare questi contenuti altrove infatti non è la soluzione: per Mountain View le azioni dirette ad aggirare le norme relative allo spam o ai contenuti per la ricerca Google, comportano sanzioni e possono portare alla limitazione o la rimozione dai risultati di ricerca. Identificata la violazione, il sito è avvisato tramite un‘azione manuale con notifica su Search Console. Per i siti che fanno abuso della reputazione in modo sistematico Google ha già previsto delle regole per ridurre la visibilità dei contenuti tramite l’azione dei suoi aggiornamenti dell’algoritmo. Come difendersi? La soluzione migliore è quella di valutare attentamente tutti i contenuti esterni prima di pubblicarli sul proprio sito. È fondamentale privilegiare sempre contenuti di alta qualità che siano di reale interesse per gli utenti. Inoltre, è consigliabile escludere dall'indicizzazione le pagine che non sono in linea con la tematica principale del sito.

A dicembre 2024, Google ha ulteriormente scompaginato il panorama con un core update che si è svolto in tempi record, durando appena sei giorni. Dal 12 al 18 dicembre, il nuovo aggiornamento ha rimescolato le posizioni nelle SERP globali, ponendo l'accento sull'E-E-A-T (Esperienza, Competenza, Autorevolezza, Affidabilità) e penalizzando contenuti generici o generati automaticamente. La rapidità dell'operazione ha lasciato spiazzati molti esperti SEO, considerando che l’update di novembre aveva richiesto ben 23 giorni per essere completato.

Questo nuovo intervento ha confermato il messaggio di Mountain View: solo contenuti autentici e di qualità trovano spazio nelle SERP. Chi punta a scorciatoie o tecniche manipolative rischia di scendere inesorabilmente nelle classifiche. Non si tratta solo di parole chiave, ma di migliorare realmente l’esperienza dell’utente, ottimizzando la navigazione e fornendo valore aggiunto ai visitatori.

Se il tuo sito ha risentito degli effetti di questo aggiornamento, la strada per recuperare non prevede soluzioni rapide. Google invita a mantenere la calma e a lavorare sulla sostanza, poiché i miglioramenti potrebbero manifestarsi solo con i prossimi core update. L'obiettivo resta invariato: costruire un web autentico e utile, che premi l'impegno e la qualità.

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